Si torna a parlare della sospensione di Jannik Sinner per via del tanto discusso caso Clostebol e la positività al test antidoping.

Difficile che Jannik Sinner possa dimenticare il 2025 durante la sua intera carriera. Questo è stato finora un anno davvero particolare ed insolito per il fuoriclasse altoatesino, che nonostante tutte le difficoltà riscontrare è riuscito a togliersi comunque delle soddisfazioni e restare il numero 1 del ranking ATP.

Sinner
Sospensione Sinner, arriva una decisione a sorpresa: è ufficiale (Lapresse) – radioradio.it

Impossibile non ricordare la squalifica imposta dall’agenzia antidoping Wada a Sinner subito dopo la vittoria degli Australian Open. Il tennista italiano è rimasto fermo per tre mesi, saltando diversi tornei internazionali di grande rilevanza. Tutto a causa dell’ormai noto caso Clostebol, della positività (seppur minima in percentuale) a questa sotanza considerata dopante nei registri internazionali.

Jannik, che inizialmente era stato giudicato innocente e scagionato da un tribunale sportivo esterno, ha dovuto patteggiare con la Wada nonostante abbia sempre professato la propria estraneità al caso. Sinner nei tre mesi in cui è stato forzatamente fermo ha perso delle occasioni per incrementare il suo bottino di trofei e punti, ma si è saputo risollevare, come dimostrano le 4 finali raggiunte nei tornei successivi ed il trionfo a Wimbledon.

Sinner, spunta il documentario sulla sua sospensione per il caso Clostebol

Proprio per raccontare e spiegare i mesi di stop forzato di Jannik Sinner, è stata realizzata una breve docu-serie, già comparsa sul profilo Instagram del tennista. Il titolo è “The Return”, una storia incentrata sulle sensazioni, gli stati d’animo e le reazioni avute da Sinner stesso durante la squalifica per doping.

Sinner in conferenza
Sinner, spunta il documentario sulla sua sospensione per il caso Clostebol (Lapresse) – radioradio.it

Questo documentario di 10 minuti è stato realizzato in collaborazione con Rolex e non riguarda nel dettaglio specifico il caso Clostebol ed i motivi che hanno portato Jannik a stare fermo per tre mesi. Bensì si concentra su come il migliore tennista al mondo sia riuscito a recuperare le forze e le energie mentali e risollevarsi dopo questa batosta, rimettendosi in carreggiata e ritrovando la forma atletica per il ritorno in campo.

Presenti anche dichiarazioni interessanti del suo staff, come quelle dei coach Simone Vagnozzi e Darren Cahill, i quali sono sempre stati al fianco di Sinner: “Jannik è un giocatore fantastico, molto talentuoso. Questa è una situazione un po’ particolare: siamo fermi durante la stagione, piano piano però stiamo cercando di farlo tornare al livello che era prima, anzi forse anche migliore“.

Va ricordato come il Clostebol abbia contaminato le analisi di Sinner in maniera a dir poco indiretta, per colpa di una crema utilizzata dal suo fisioterapista Giacomo Naldi, venuto poi a contatto con la pelle del campione altoatesino. Nonostante ciò, Jannik è stato giudicato colpevole dalla Wada e costretto a patteggiare.

 

 

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