Per Sergio Leone, il vero dramma del cosiddetto cinema politico è la sua tendenza a scambiare il racconto per propaganda. La politica, dice, entra comunque nei film, anche senza volerlo: “È difficile escluderla, perché entra da sola”. Ma il cinema deve restare prima di tutto spettacolo, un veicolo per stimolare riflessioni senza fornire risposte preconfezionate.










