Adesso apprendiamo che il multimilionario e transumanista Elon Musk fonda il suo partito personale: America Party. Il nome, non particolarmente originale in vero, è stato coniato dal patron di Tesla ed X per la sua inedita formazione politica. La volontà, con tutta evidenza, è di fare un dispetto all’ormai nemico acerrimo Donald Trump.

Dal sodalizio alla rottura

Come è noto, i rapporti tra i due si sono ormai irrimediabilmente guastati e il precedente amore si è capovolto in odio, come spesso accade nella dialettica amorosa quando essa si spezza. I due erano insieme nella campagna elettorale che ha condotto Trump alla Casa Bianca. E non abbiamo certo obbliato il demenziale slogan elettorale coniato da Musk: “Occupy Mars”. Si tratta dell’espressione più assurda nella quale si compendia la duplice istanza dell’imperialismo planetario made in USA, che aspira a conquistare perfino gli altri pianeti, e della volontà delle classi abbienti di compiere una vera e propria secessione definitiva dal popolo degli abissi, trasferendosi magari su Marte e lasciando la Terra devastata alle masse dei miserable.

Il fronte comune e le sue illusioni

Insieme, Trump e Musk hanno vinto e, con buona pace delle dichiarazioni roboanti dello stesso Trump, non è cambiato molto nella governance imperialista della civiltà tallassocratica del dollaro. Come si diceva, i rapporti tra i due milionari si sono rapidamente deteriorati e la loro luna di miele è risultata particolarmente breve. Ora è in atto tra loro una guerra senza limitazioni, come spesso accade quando si corrompe un grande amore. Trump ha recentemente dichiarato che, se non fosse per i sussidi statali, Musk avrebbe già da tempo chiuso bottega.

Il partito come arma personale

E adesso Musk, per parte sua, crea un partito ad hoc per mettere i bastoni tra le ruote, come usa dire, all’antico compare. È lampante, infatti, che il partito di Musk sottrarrà voti a Trump e non certo al Partito Democratico. Come non ci stanchiamo di sottolineare da tempo, o in maniera insistente, Donald Trump ed Elon Musk non rappresentano in alcun modo l’alternativa al sistema dominante, come taluni, Capita e Insanabilia, scioccamente e inguaribilmente seguitano a sostenere.

Anomalie del sistema

Al contrario, Musk e Trump sono semplici anomalie dell’ordine dominante. Ma le anomalie restano pur sempre espressione del sistema che le ha generate: l’ordine liberista-imperialista della civiltà del dollaro. Di tale ordine, il Partito Repubblicano di Trump, il Partito Democratico di Biden e il nuovo Partito di Musk non sono altro che varianti. Varianti che, more solito, concorrono a far apparire democratico e pluralistico un ordine che tale non è.