Chi ha prenotato le vacanze in questo posto dovrebbe cancellarle perché c’è il batterio mangiacarne in acqua.
Tante persone sono già in vacanza mentre altre partiranno a breve. C’è chi ha prenotato in qualche magica destinazione esotica e chi in una delle incantevoli mete italiane. Ma chiunque stia per partire per le vacanze in questo posto, dovrebbe disdire subito.

Sì, perché cresce l’allarme per il batterio mangiacarne presente in acqua, che sta destando molta preoccupazione. Ecco cosa sapere.
Che cos’è il batterio mangiacarne presente in acqua
Sta destando molta preoccupazione non solo negli Stati Uniti, ma anche in Europa e in Italia, il batterio mangiacarne presente nell’acqua di mare, tanto che molte persone hanno disdetto le proprie vacanze in numerose località.

Il suo nome scientifico è Vibrio vulnificus ed è un batterio patogeno che prolifera nelle acque marine caratterizzate da temperature elevate e salinità ridotta, soprattutto tra maggio e ottobre. Il cambiamento climatico globale, con un aumento delle temperature marine e una maggiore frequenza di eventi meteorologici estremi, sta facendo diffondere questo batterio che è potenzialmente letale.
A lanciare l’allarme sono stati i Centers for Disease Control and Prevention (CDC) statunitensi, gli enti federali per la prevenzione e il controllo delle malattie con sede ad Atlanta, Georgia, che hanno registrato un aumento significativo di infezioni gravi e decessi soprattutto in Florida, uno degli Stati più scelti per le vacanze. Si stima, infatti, che circa il 20% dei contagi porti alla morte, spesso entro 48 ore dall’infezione.
Il contagio si verifica sia per contatto diretto di ferite o abrasioni con acqua contaminata sia con il consumo di molluschi crudi o poco cotti, come ostriche e vongole. Le persone più a rischio sono quelle con il sistema immunitario compromesso, affette da patologie epatiche o renali croniche, diabetici, anziani o chi presentano anche piccole lesioni cutanee. In genere i sintomi sono: arrossamento, gonfiore e formazione di bolle emorragiche nella zona cutanea interessata, accompagnati da febbre alta, brividi e dolore intenso.
Nei casi più gravi, il batterio può entrare nel flusso sanguigno causando una setticemia fulminante, che può portare alla morte in poco tempo. Per questo, per ridurre il rischio di contagio, bisognerebbe evitare il contatto con l’acqua marina se si hanno ferite o abrasioni aperte, e proteggere le lesioni cutanee con cerotti impermeabili prima di immergersi in acqua. Consumare molluschi e crostacei solo dopo una cottura completa, evitando il consumo crudo o poco cotto e lavare accuratamente le mani dopo aver maneggiato frutti di mare crudi.
Anche se la gran parte di casi di contagi da Vibrio vulnificus si sta registrando in Florida, il riscaldamento globale sta influenzando anche il Mar Mediterraneo, con un aumento delle temperature dell’acqua e un’alterazione della salinità in alcune zone. Quindi anche in molte località italiane potrebbe diffondersi presto il batterio mangiacarne, per questo bisogna prestare molta attenzione prima di fare il bagno.










