Colpo di scena nel mondo della Formula 1: i vertici dell’organizzazione automobilistica hanno scelto per questo addio improvviso.
La stagione attuale di Formula 1 sta sovvertendo in qualche modo le gerarchie del recente passato, ovvero degli anni in cui la Red Bull dominava sia la classifica costruttori che quella piloti. Max Verstappen ha sguazzato in questo ambito, riuscendo a vincere gli ultimi 4 titoli mondiali.

I risultati del campionato in corso stanno invece premiando la crescita della McLaren, la scuderia britannica già abile a vincere il titolo costruttori nel 2024. Oscar Piastri e Lando Norris si stanno giocando il primo posto fra i piloti, anche se in questo ambito la lotta è ancora molto serrata, visto che Verstappen stesso e George Russell su Mercedes non sono poi così distanti.
L’attenzione dei tifosi è giustamente focalizzata sulle piste e sulla solita grande enfasi quando si avvicina un nuovo Gran Premio. Il prossimo è previsto per domenica 29 giugno in Austria. Ma in attesa della ripresa, spunta una notizia che scuote il mondo della Formula 1, soprattutto a livello gestionale e dirigenziale.
Ben Sulayem non fa sconti: altro licenziamento di lusso per la FIA
Sta facendo discutere in queste ore il pugno duro utilizzato da Mohammed Ben Sulayem, l’attuale presidente della FIA, la federazione internazionale di automobilismo. Il dirigente emiratino, considerato già a monte un personaggio particolare e con idee a volte un po’ esagerate riguardo alla Formula 1, sta letteralmente stravolgendo il board.

Ufficiale un ennesimo licenziamento dal comparto dirigenziale della FIA. Ben Sulayem ha scelto poche ore fa di allontanare Sara Mariani, manager italiana che solo 18 mesi fa era stata assunta come responsabile della sostenibilità, dell’inclusione e delle diversità all’interno della Federazione stessa.
Non è chiaro il motivo del licenziamento per la Mariani, che però non ha preso affatto bene questa uscita di scena: “C’è una vita fuori dalla FIA. Una vita in cui talento e dedizione vengono premiati. Dove le donne in posizione di leadership possono prosperare, sentirsi apprezzate e rispettate. Non mi aspettavo che sarebbe finita così bruscamente, ma la vita continua”. Pungente la nota emessa dalla manager, con chiaro riferimento alle politiche restrittive e poco aperte di Ben Sulayem.
Il presidente FIA negli ultimi mesi ha fatto una vera e propria strage di dipendenti e collaboratori: prima della Mariani, ha licenziato infatti i vari Paolo Basarri (responsabile della conformità), Bertrand Badre (capo del comitato di revisione contabile), Tom Purves (membro del comitato di revisione contabile), Natalie Robyn (amministratore delegato), Niels Wittich (direttore di gara F1), Tim Mayer (steward senior F1) e Janette Tan (vicedirettore di gara F2).