Tra storia e responsabilità: il 2 Giugno unisce l’Italia e guarda a Gaza

Una giornata all’insegna della memoria, dell’unità nazionale e della riflessione sul ruolo dell’Italia nel mondo. Un cielo limpido e le Frecce Tricolori a colorarlo di verde, bianco e rosso. Nella Capitale, come ogni anno, sono in corso le celebrazioni per la 79ª Festa della Repubblica, evento che commemora il Referendum del 2 giugno 1946, quando gli italiani scelsero la forma repubblicana sancendo la nascita dell’Italia democratica dopo la fine della monarchia sabauda.

Come da tradizione, la giornata è cominciata con il momento più solenne: il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha deposto una corona d’alloro all’Altare della Patria, rendendo omaggio al Milite Ignoto, simbolo di tutti i caduti per l’Italia. Dopo il minuto di raccoglimento, il cielo si è aperto al volo delle Frecce, tra gli applausi dei presenti. Al fianco del Capo dello Stato, le massime cariche istituzionali: la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, i presidenti di Camera e Senato Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa, il presidente della Corte Costituzionale Giovanni Amoroso, e il ministro della Difesa Guido Crosetto.

L’esecuzione dell’Inno di Mameli è stata affidata alla cantante Arisa che ha aggiunto un tocco emozionante e popolare alla cerimonia, sottolineando l’intensità e l’universalità dei valori repubblicani.

Giorgia Meloni ribadisce l’impegno per Gaza

Non è mancato lo spazio per la riflessione politica e diplomatica. “Le sue parole sono state importanti e pienamente in linea con la posizione del governo. Lo ringrazio e mi trovo d’accordo con lui”, ha affermato Giorgia Meloni, interpellata dai cronisti, riferendosi alle dichiarazioni rilasciate il giorno prima da Mattarella sulla crisi in Medio Oriente, quali “Dopo il sanguinario attacco di Hamas (il 7 ottobre 2023) contro vittime israeliane inermi, con ostaggi odiosamente rapiti e ancora trattenuti e che vanno immediatamente liberati, vive il dramma in atto nella striscia di Gaza. È inaccettabile il rifiuto di applicare le norme del diritto umanitario. Si impone, subito, il cessate il fuoco. In qualunque caso, è indispensabile che l’esercito israeliano renda accessibili i territori della Striscia all’azione degli organismi internazionali, rendendo possibile la ripresa di piena assistenza umanitaria alle persone. Che venga ridotta alla fame un’intera popolazione, dai bambini agli anziani, è disumano”.

La premier ha poi ribadito l’impegno dell’Italia nel portare aiuti alla popolazione civile di Gaza, sottolineando la necessità di un’azione concreta e umanitaria da parte della comunità internazionale.

Oggi, tale ricorrenza è non solo una celebrazione, ma anche un momento per riflettere sul ruolo attuale dell’Italia nel mondo, tra solidarietà, diplomazia e responsabilità.