Florent Ghisolfi non è più il direttore sportivo della Roma. La notizia, trapelata già nella tarda serata di ieri, è stata oggi confermata con l’annuncio della risoluzione consensuale del contratto tra il dirigente francese e il club giallorosso. Come riportato dal direttore Ilario Di Giovambattista, la decisione è maturata dopo una serie di attriti interni, culminati con il delicato caso Svilar, che ha segnato il punto di non ritorno per la proprietà americana.
Ghisolfi-Roma | Rapporti logorati e divergenze gestionali
A influire sull’addio di Ghisolfi non è stato solo il mancato rinnovo del portiere serbo (poi risolto grazie all’intervento di Claudio Ranieri), ma anche un clima deteriorato con alcuni agenti di mercato – incluso quello di Saelemaekers – e la mancata uscita di Angeliño, rimasto in rosa contro le aspettative. Tra i motivi di scontro anche la gestione dei prolungamenti contrattuali di alcuni talenti della Primavera, ritenuta insufficiente dai vertici del club.
La rottura: decisione maturata dopo ore di tensione
La separazione è arrivata al termine di una mattinata tesa, durante la quale si sono susseguiti colloqui serrati tra Ghisolfi e i vertici della società, in particolare i Friedkin. Dopo una lunga call, il club ha optato per la chiusura dell’esperienza del dirigente francese, arrivato solo un anno fa dopo gli addii di Tiago Pinto e dell’ex CEO Lina Souloukou. Ora per Ghisolfi si prospetta un possibile ritorno in patria, in Ligue 1.
In uscita anche il CFO: spazio a Morrow
A lasciare Trigoria insieme a Ghisolfi è anche il Chief Financial Officer Lorenzo Vitali, già rimpiazzato da Jason Morrow, stretto collaboratore di Dan Friedkin. Un altro passo nel processo di riorganizzazione dirigenziale voluto dalla proprietà americana. A breve è previsto anche l’arrivo di un nuovo amministratore delegato per completare il riassetto.
Massara favorito per il dopo-Ghisolfi
Il primo nome sulla lista per raccogliere l’eredità di Ghisolfi è Frederic Massara, già in contatto avanzato con la società. Per lui sarebbe un ritorno a Roma, dove ha lavorato sotto la presidenza Pallotta, inizialmente come vice di Sabatini e poi come ds. In seguito ha ottenuto buoni risultati anche al Milan, prima di chiudere l’esperienza al Rennes. I colloqui tra le parti sarebbero partiti già ieri pomeriggio.