Un’icona della Juventus, ancora molto amato dai tifosi bianconeri, ha dovuto prendere una decisione davvero dolorosa.
La Juventus è sempre storicamente stata considerata come la Vecchia Signora, la squadra più tradizionale d’Italia. Un club amato ed odiato allo stesso modo, che ancora oggi vanta un certo fascino proprio per via della sua enorme sfilza di vittorie e di fuoriclasse che hanno indossato questa maglia.

I bianconeri hanno avuto la fortuna di ospitare tra le proprie fila campioni di ogni generazione. Da Sivori a Platini, da Baggio a Del Piero fino ai recenti calciatori di primissimo piano che sono passati per la Juve, come Tevez, Buffon, Pirlo e Cristiano Ronaldo. Insomma, una società gloriosa che però non ha mai dimenticato anche i gregari, coloro che hanno contribuito ai trionfi senza primeggiare per forza.
Una delle storie più belle riguarda Moreno Torricelli, ex terzino della Juventus che rappresentò il simbolo di chi grazie alla gavetta in provincia può sognare il grande calcio. Torricelli passò dai dilettanti della Caratese alla maglia bianconera in Serie A, tutto grazie alla grande energia, al sacrificio ed a doti instancabili che lo hanno portato anche in Nazionale.
Torricelli e la storia strappalacrime: lasciò il calcio dopo il dolore più grande
In un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, Torricelli è tornato a parlare della sua carriera sorprendente e piena di soddisfazioni. Ma ha anche affrontato per la prima volta il tema del suo ritiro dal calcio e dal ruolo di allenatore che aveva intrapreso negli anni 2000, dovuto ad un lutto devastante.

Moreno, dopo i trionfi con la Juve, provò a fare il salto come tecnico, ma tutto si interruppe a causa delle disgrazie della vita: “Mia moglie Barbara si ammalò di leucemia nel 2009. I medici mi dissero che c’era solo il 2% di possibilità di guarigione. Non dissi niente, nè a lei, nè alla sua famiglia e neanche ai nostri tre figli. Non volevo che perdessero la speranza. In quel periodo allenavo il Figline, il campo era un sollievo. Ma poi ho detto no al Crotone in Serie B: i miei figli venivano prima”.
Un lutto tremendo per Torricelli, che dunque si è allontanato dal calcio dopo la morte della sua Barbara per stare vicino ai figli. L’ex Juventus ha rivelato di essere tornato a fare il falegname, lavoro che svolgeva prima dell’approdo al grande calcio. Oggi aiuta un artigiano di Lillianes, il borgo dove vive in Valle d’Aosta, e lavora al restauro dell’alpeggio di Lucia, la nuova compagna.
La storia di Moreno Torricelli è un esempio da seguire, sia per la forza di volontà che lo ha aiutato nell’arrivare ad alti livelli nello sport, sia il grande cuore che gli ha fatto superare una disgrazia così delicata ed a dare massima priorità alla famiglia.