Prima di Mile Svilar quante volte, nella storia della Roma, è capitato di vedere in campo un portiere capace di vincere più volte il premio di MVP, come neanche il più forte degli attaccanti? Negli ultimi vent’anni forse solo Alisson, non propriamente l’ultimo arrivato. Nel miracolo giallorosso targato Claudio Ranieri, il numero 99 serbo-belga rappresenta probabilmente la più incredibile delle conferme, a suon di prestazioni e statistiche da capogiro.
I numeri, infatti, parlano chiaro: 15 clean sheet; 32 reti subìte in 35 presenze, a fronte di quasi 40 expected goals (differenza quindi di -8 rispetto alle attese). E contro la Fiorentina è arrivato un altro primato: con il 77,6%, Mile Svilar è diventato il portiere della Serie A con la percentuale più alta di parate effettuate nel corso della stagione, superando il serbo del Torino Milinkovic-Savic.
Svilar, ora la piazza pretende il rinnovo: la paura è perderlo in estate
Ma il confronto con Alisson non è calzante solo dal punto di vista delle prestazioni. Nel cuore dei tifosi, la paura di vedersi privati di quello che, attualmente, è forse il giocatore più forte della rosa, è un qualcosa di forte e che richiama i ‘traumi’ della cessione del brasiliano nel 2018. Quell’anno, nel sabotaggio tecnico perpetrato dall’allora DS Monchi, Alisson venne venduto al Liverpool di Kloop per ben 70 milioni, dopo la cavalcata in Champions League della stagione precedente. Fino a qui, ci si poteva anche stare. Il problema stato dopo: vendere uno dei portieri più forti della propria storia, e sostituirlo con un profilo come quello di Robin Olsen, non è stato altro che una mossa di mercato allucinante.
In attesa di capire quello che sarà il prossimo allenatore, nell’ottica di proseguire il percorso di crescita del club, errori del genere non sono minimamente ammissibili. Per questo, la società ha già intavolato la trattativa con il calciatore e il suo entourage per il suo rinnovo di contratto.
Parti più vicine, ma la distanza è ancora importante. La chiave può essere l’inserimento di una clausola rescissoria
Legittimamente, le pretese di Mile Svilar e il suo agente sono piuttosto alte. Al momento, il portiere giallorosso guadagna ‘appena’ 1 milione di euro: uno degli stipendi più bassi di tutta la rosa. La richiesta iniziale è stata di circa 4 milioni bonus inclusi, ma per il momento la Roma non sembra intenzionata ad accontentare del tutto la sua saracinesca. Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, una decina di giorni fa il DS Florent Ghisolfi avrebbe proposto a Svilar un quinquennale a 3 milioni netti a stagione + 1 di bonus. La sensazione, è che limando alcuni dettagli il sì del calciatore possa arrivare tranquillamente. Anche in virtù della sua gratitudine per il club e il suo amore per la piazza.
La chiave però potrebbe essere l’inserimento nel contratto di una clausola rescissoria. La Roma punta ovviamente a fissarla a una cifra non inferiore ai 50/60 milioni di euro; si continua ovviamente a trattare.
Altro nodo da risolvere è quello legato al premio alla firma per Svilar ma anche, e soprattutto, per l’agente. Il serbo-belga fa parte di una scuderia di tutto rispetto, la Universal Twenty-Two, che fra i suoi assistiti annovera nomi del calibro di Isak del Newcastle o il “Dibu” Martinez dell’Aston Villa. Non certamente un’entità facile con la quale mettersi al tavolo, ma tutte le parti in causa vogliono portare l’accordo in porto. Svilar vuole restare, e la Roma deve puntare su di lui se vuole tornare a vincere e raggiungere traguardi importanti.