Come sta oggi Jannik Sinner? Chi lo conosce molto bene e lo vive quotidianamente ha dato una risposta durante il Roland Garros.

Continua l’avventura al Roland Garros per Jannik Sinner. La maggior parte delle speranze dei tifosi italiani, in vista del torneo del Grande Slam, sono riposte sull’attuale numero 1 del ranking ATP. Un’impresa non facile per il tennista altoatesino, sia per la folta rivalità presente sulla terra rossa parigina, sia per la sua condizione atletica forse non al top.

Sinner in campo
“Si mette male”, sorpresa Sinner: nuovo annuncio sulle sue condizioni (Lapresse) – radioradio.it

Infatti Sinner è rimasto fermo per tre mesi, a causa della squalifica imposta dalla Wada per il caso Clostebol. Jannik è tornato in campo agli Internazionali, dimostrando di non aver perso smalto e lucidità arrivando sino alla finalissima (poi persa contro Carlos Alcaraz), ma qualcosa in fatto di ritmo e brillantezza va ancora recuperata.

A Parigi Sinner ha superato nei primi due turni i francesi Rinderknech e Gasquet e il ceco Jiri Lehecka, attuale numero 33 al mondo, poco fa al terzo turno. Un bel banco di prova sia per testare le sue condizioni atletiche, sia per capire fino a dove potrà proseguire il cammino al Roland Garros del fuoriclasse di San Candido.

Vagnozzi e le condizioni reali di Sinner: l’azzurro dovrà alzare l’asticella

A parlare di come sta realmente Sinner in questo momento è stato il suo coach personale, Simone Vagnozzi.

Simone Vagnozzi
Vagnozzi e le condizioni reali di Sinner: l’azzurro dovrà alzare l’asticella (Screenshot) – radioradio.it

Vagnozzi ha parlatodi acciacchi, di raffreddore, stato influenzale” e di un fastidio alla schiena, anche se la situazione ora sembra procedere per il meglio.

Condizioni in miglioramento per Jannik, ma non vanno sottovalutati i prosssimi impegni secondo il suo coach personale: “Sono sicuro che da questo momento in poi alzerà il livello dell’intensità, c’è bisogno perché sennò si mette male“.

Dunque Sinner dovrà aumentare il livello delle sue prestazioni, soprattutto in fatto di ritmo ed intensità. Più si va avanti al Roland Garros, più chiaramente arriveranno ostacoli complicati e ostici. Il tutto con in testa un solo obiettivo: la finale di domenica 8 giugno sulla terra rossa del Court Philippe Chatrier.