Intervista a Luca Ricolfi ▷ “AfD ultradestra? Curioso si dica proprio nell’era dell’autopercezione”

I servizi segreti tedeschi avevano indicato la scorsa settimana AfD come organizzazione di “estrema destra” e in quanto tale “pericolosa per la democrazia”.

Alice Weidel, leader di AfD.

Sono anni che la Germania ha posto sott’occhio Alternative für Deutschland (AfD), il partito di Alice Weidel primo nei sondaggi in Germania. Erano state avviate indagini sui “sospetti” ed erano state sanzionate alcune sezioni. Alla fine anche il partito principale è stato indicato come un “pericolo per la democrazia” in quanto “estremista”. Lo hanno fatto sapere dall’Ufficio federale per la protezione della Costituzione, che spiega come l’AfD starebbe compiendo sforzi diretti per sovvertire l’ordinamento democratico. Il rapporto di oltre mille pagine dedicato alle colpe imputate al partito euroscettico non è stato condiviso, e non si prevede che sarà pubblicato in futuro.

La concezione prevalente del partito riguardo alle persone, basata sull’etnia e sull’origine, è incompatibile con l’ordinamento fondamentale di una libera democrazia“, fanno sapere dall’Ufficio. Intanto in Germania si comincia a suggerire che questo possa essere un elemento chiave per chiedere alle autorità statali di sciogliere il partito. Secondo il politologo Luca Ricolfi però qualcosa non torna.

“AfD estremista? Occhio alle parole”

Scrive Ricolfi sul sito della Fondazione Hume: “Apparentemente, tutti questi atti sono volti a preservare la democrazia, minacciata dalla destra anti-europea. Ma basta rivolgere lo sguardo appena più in là, in uno stato a cavallo fra Asia e Europa come la Turchia, per scoprire che il medesimo metodo viene usato non per proteggere la democrazia ma, tutto al contrario, per impedirne l’affermazione: è il caso dell’arresto preventivo di Ekrem İmamoğlu, sindaco di Istanbul e principale avversario di Erdoğan alle prossime elezioni presidenziali“.

La cosa curiosa – spiega in diretta a Lavori in Corso – è che ci sono dei sondaggi anche di qualche tempo fa, non particolarmente recenti, che dimostrano che mentre molti anni fa, 5-10 anni fa, l’elettorato di AfD si riconosceva come nettamente di destra, negli ultimi anni quelli che si riconoscono come di estrema destra sono solo il 20% circa. Quindi la stragrande maggioranza o si autopercepisce di centro o si autopercepisce di destra moderata, di destra ordinaria. E quindi è curioso che in un’epoca in cui pretendiamo di dare la definizione di noi stessi, e guai se qualcuno ci vede in modo diverso da come ci vediamo noi, però si permette ai servizi segreti di definire un partito in modo opposto a come si autopercepiscono i suoi elettori: è una prevaricazione abbastanza inquietante“.

Ascolta l’intervento integrale.


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