Una nuova comunicazione dell’Inps ha gettato il panico tra tutti i percettori dell’Assegno Unico per il mese di maggio. Ecco cosa è accaduto. 

Fra le misure introdotte dal Governo per sostenere le famiglie e la genitorialità c’è l’Assegno Unico e Universale (anche conosciuto con il solo nome di “Assegno Unico”) che spetta alle famiglie con figli a carico fino al compimento dei 21 anni e senza limiti di età per figli disabili a carico. 

banconota a forma di tetto su famiglia di omini di carta
La comunicazione dell’Inps sull’erogazione dell’Assegno Unico di maggio – radioradio.it

Possono richiederlo sia i lavoratori dipendenti, sia i lavoratori autonomi, ma anche pensionati, disoccupati e inoccupati. Per il mese di maggio c’è però una brutta notizia per tutti coloro che attendono l’erogazione dell’assegno. Infatti una comunicazione dell’Inps ha gettato nel panico tutti i percettori. Ecco perché. 

La comunione dell’Inps sull’erogazione dell’Assegno Unico di maggio

L’Assegno Unico è un sostegno che spetta alle famiglie con figli a carico fino al compimento dei 21 anni e senza limiti di età per figli disabili a carico. Ogni mese in pratica si otterrà un assegno di un importo variabile in base all’ISEE comunicato. Infatti, l’Assegno Unico spetta a tutte le famiglie a prescindere dal reddito ma, in assenza di ISEE, si avrà diritto all’importo minimo.

uomo che conta soldi, donna con portafoglio, calcolatrice e fogli sparsi su tavolo
La comunione dell’Inps sull’erogazione dell’Assegno Unico di maggio – radioradio.it

C’è una brutta notizia per tutti coloro che aspettavano l’erogazione dell’assegno per il mese di maggio perché una comunicazione dell’Inps (il messaggio 111 del 13 maggio) ha avvertito che questa partirà da martedì 20 di maggio. I pagamenti verranno posticipati anche nel mese di giugno e ovviamente queste date sono da considerarsi nel caso di soggetti che già percepiscono l’Assegno Unico e che non hanno comunicato modifiche. 

Infatti, chi ha presentato domanda per la prima volta, dovrebbe sapere che il pagamento del primo assegno avviene generalmente nell’ultima settimana del mese successivo alla richiesta. In quel momento vengono erogati anche eventuali conguagli, sia a credito che a debito. Si ricorda, infine, che chi deve ancora farlo, ha tempo entro il 30 giugno 2025 per comunicare l’ISEE aggiornato in modo da avere un importo dell’assegno maggiore, compreso di maggiorazioni e recupero di arretrati.

Dal 2025 sono entrati in vigore questi importi, maggiori rispetto a quelli degli anni precedenti: 201 euro per i figli minorenni, 97,70 euro per i figli tra 18 e 20 anni, 120,60 euro per i figli non autosufficienti e 34,40 euro come bonus per il secondo percettore di reddito. In assenza di ISEE, invece, spetterà l’importo minimo, quindi chi deve farlo, ha ancora tempo per comunicarlo.