Si scatenano le reazioni dei Paesi coinvolti nei dazi annunciati e imposti da Donald Trump. L’Unione Europea, che ha il dazio al 20%, ha preannunciato che sul tavolo ci sarebbe ancora un’arma da schierare per rispondere al tycoon.

I dazi annunciati dal Presidente degli Stati Uniti hanno scosso il mondo, le borse e i leader di tutti i Paesi. La mossa del tycoon per scoraggiare l’importazione (elevatissima negli USA), favorire semmai l’esportazione e cercare di ridurre il deficit, ha portato all’allarme globale raccontato da tutti i media. I dazi minimi di Trump sono al 10%: l’Unione Europea ha il 20%, mentre nelle ultime ore è stato annunciato che la Cina avrà un 104% di dazi. Strumento chiave della promessa elettorale di Trump, i dazi sono stati imposti soprattutto su acciaio, alluminio, auto e beni di consumo. La mossa però ha acceso la tensione globale, tra cui quella con l’Europa, che negli ultimi giorni ha annunciato di avere un “bazooka“.
Cos’è il bazooka che l’UE dice di avere?
“Sia chiaro, il bazooka è ancora sul tavolo, ma speriamo di non doverlo usare, agli Usa diciamo che vogliamo parlare”, ha dichiarato un portavoce della Commissione europea. Ma di che si tratta? Parliamo di un pacchetto di misure economiche e commerciali che l’Unione europea potrebbe imporre nei confronti degli States, in risposta come controdazi. Secondo Claudio Borghi, senatore della Lega, non sarebbe una soluzione efficace.
“Ma vi pare che la von der Leyen o chi per lei possa affrontare anche solo l’idea di una guerra commerciale con gli Stati Uniti e pure col bazooka? Ma è proprio sbagliato anche concettualmente”, spiega in diretta. “Non vai dagli americani con il bazooka anche se ce l’avessi.
Noi siamo fornitori degli Stati Uniti, quindi gli Stati Uniti sono nostri clienti. Ma si è mai visto un fornitore che si rivolge al cliente col bazooka?“
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