Respinta la doppia richiesta presentata dalle scuderie alla FIA per il futuro del mondiale di Formula 1. Batosta per Leclerc e Verstappen.
La stagione in corso di Formula 1 viene vista in linea generale come sempre appassionante e molto particolare, anche perché sono cambiate le gerarchie dal punto di vista tecnico e sportivo. Il predominio della Red Bull sembra essere terminato, visto che già nel 2024 è stata la McLaren a garantirsi la vittoria nella classifica costruttori.

C’è dunque grande interesse e curiosità su quello che accadrà da qui al termine della stagione. Ma per i protagonisti del settore, soprattutto nel comparto tecnico e ingegneristico, il 2025 può rappresentare solo un anno di transizione. Sì perché il 2026 sarà invece l’annata della rivoluzione, quando i cambiamenti saranno drastici ed intriganti.
L’anno prossimo sarà quello delle nuove power unit, con l’obbligo (già stabilito da tempo) per tutte le scuderie di adottare unità elettriche all’interno dei motori delle vetture da corsa. Una novità assoluta che potrebbe rimescolare le carte e vedere alcuni team più pronti e preparati di altri.
La FIA ha disposto ufficialmente un rapporto 50-50 tra componente elettrica ed endotermica all’interno delle monoposto, che diventeranno di fatto auto ibride, per fattori anche legati alla sostenibilità ambientale. Eppure qualcuno nelle ultime settimane ha provato a far cambiare idea e disposizioni alla federazione.
Bocciati i tentativi di Ferrari e Red Bull sulle nuove power unit. E Toto Wolff non ci sta
Nella giornata di giovedì 24 aprile, la F1 Commission si è riunita per parlare proprio delle future power unit, con l’intento da parte di alcune scuderie di rimodulare i regolamenti. L’idea sarebbe stata quella di passare da un rapporto 50-50 a 65-35 in favore del motore termico.

Il tutto però è stato bocciato, in particolare dalla scuderia Mercedes, totalmente contraria a questo cambiamento in corso d’opera. Secondo il giornale tedesco Auto Motor und Sport tale proposta sarebbe partita da Ferrari e Red Bull, probabilmente in difficoltà nell’affrontare questa transizione motoristica, e dunque pronte a richiedere un passaggio da 350 a 200 kW per il comparto elettrico in gara.
Le due suddette scuderie avrebbero caldeggiato in questo senso il ritorno del motore V10 aspirato, trovando però l’opposizione della Mercedes. Il team principal Toto Wolff è apparso molto seccato da questo tentativo dei rivali: “Questa è davvero una barzelletta. Solo una settimana fa abbiamo avuto una riunione sui motori. E ora queste cose sono tornate all’ordine del giorno”
Niente da fare dunque per Ferrari e Red Bull, che dovranno lavorare per ottenere delle power unit competitive secondo le disposizioni precedenti. Possibile però che in vista del 2026 vengano riviste altre questioni ratificate dalla F1 Commission, come quelle relative alle ore extra di sviluppo al banco dinamico, oppure l’aumento del budget cap per il miglioramento delle prestazioni delle power unit.