“Allarmante: ci state confessando che l’UE prende il posto di USAID?” ▷ Rivolta in Commissione UE

Dal 3 marzo 2022 la Moldavia ha deciso di fare un passo cruciale: entrare nell’Unione Europea.
Passo che ha ottenuto, per poco, il consenso popolare al referendum dello scorso ottobre. E l’UE sta allora preparando tutte le carte che la Moldavia ancora non avrebbe per far parte del team (parafrasando Trump). E’ da fine 2024 infatti che l’Europa sta ragionando su uno “strumento per la riforma e la crescita per la Moldova“. L’obiettivo è portare il Paese a diventare un perfetto Stato UE: impegno per il clima, per il gender, “accelerare la transizione della Moldavia verso un’economia sostenibile, climaticamente neutra e inclusiva”. Insomma, il solito minestrone di formalismi come “competitività” e “resilienza” per trasformare il Paese da brutto a bello.

Nella sezione “Obiettivi” del suddetto strumento figurano: “Rafforzare ulteriormente i principi fondamentali del processo di allargamento, tra cui lo Stato di diritto e i diritti fondamentali, il funzionamento delle istituzioni democratiche, compresa la depolarizzazione, la pubblica amministrazione e soddisfare i criteri economici”; “rafforzare la libertà e l’indipendenza dei media e la libertà accademica; combattere l’incitamento all’odio”; “procedere verso il pieno allineamento della Moldavia alla politica estera e di sicurezza comune (PESC) dell’Unione, comprese le misure restrittive dell’Unione”, e l’immancabile “combattere la disinformazione, la manipolazione delle informazioni straniere e l’interferenza contro l’Unione e i suoi valori”.

Per tali scopi, l’UE prevede di stanziare 1,9 miliardi di euro, di cui circa 450 milioni non sono restituibili.
Il documento è stato approvato il 6 marzo in una sessione congiunta con Commissione Affari Esteri e Commissione sui Budget, e verrà votato in Parlamento europeo.

Prima del voto alcuni deputati si sono opposti all’accordo. C’è chi sostiene che sia un’enorme spreco di denaro dei contribuenti e un tentativo di Bruxelles di allineamento dello Stato della Moldavia. Un altro deputato tedesco denuncia che qualcosa non torna se l’Europa riesce a stanziare così tanti soldi in iniziative come questa, mentre affronta difficoltà nelle questioni essenziali. Lo spagnolo di VOX Hermann Tertsch invoca lo scandalo USAID. “Eravamo tutti sospettosi – dice in Commissione – che ora sarà l’UE a tappare i buchi lasciati da USAID. Mi dispiace, ma è allarmante“. Su una USAID europea Thomas Fazi, giornalista indipendente, ha pubblicato di recente un rapporto denominato “La macchina della propaganda europea“.

Il report di 58 pagine denuncia come l’UE attuerebbe una “propaganda per procura” finanziando progetti non proprio indipendenti per “promuovere se stessa”. Milioni e milioni di euro sarebbero stati spesi, secondo i bilanci, per promuovere “i valori europei” (frase riutilizzata nello strumento per la Moldavia) di non meglio spiegate caratteristiche.

Guarda gli interventi in Commissione UE tradotti in italiano.

(In basso il PDF dello “strumento per la riforma e la crescita per la Moldova”)