La Lazio lascia il piede sul freno contro il Venezia. Al Penzi ci si deve accontentare di un pareggio, raro per i risultati a cui ci ha abituato la squadra biancazzurra. Non si macchia di grandi sussulti una partita conclusa a reti inviolate da ambo le parti. A preoccupare è l’atteggiamento degli uomini di Baroni: si palesa una certa fiacchezza tra le fila della Lazio e uno spirito poco combattivo. A tratti il Venezia sembra desiderare di più la vittoria casalinga, salvo poi ridimensionarsi a causa delle evidenti carenze tecniche della rosa. Le prestazioni di pilastri come Nuno Tavares e Gila lasciano l’amaro in bocca e qualche assenza pesante comincia a farsi sentire.
Tra queste c’è quella di Valentin Castellanos. Proprio sull’attaccante argentino, fuori per un infortunio che lo terrà lontano dei campi ancora per qualche settimana, si è espresso Luigi Salomone ai microfoni di Radio Radio Lo Sport: “Mi sembra abbastanza evidente che sia necessaria una valutazione su Castellanos. Devo umilmente chiedere scusa a Castellanos, perché, davvero, gli devo rendere merito. In effetti, è l’unico giocatore della Lazio che mostra un po’ di grinta e temperamento.
Nel corso della partita, Nostrin subisce un rigore netto che non viene assegnato. Certo, può aver giocato una partita non brillante, ma Castellanos colpisce di testa un pallone che il difensore del Venezia intercetta con la mano, eppure nessuno protesta.
L’unico a reclamare un po’ è stato Guendouzi. Forse, se in quella situazione ci fosse stato Castellanos, avrebbe fatto come fanno solitamente Mancini, Pellegrini e Cristante, accompagnando l’arbitro a rivedere l’azione al VAR. Ciò che mi è dispiaciuto di più nella partita della Lazio contro il Venezia è proprio questo: non aver visto nessun giocatore della Lazio protestare e chiedere chiarimenti su un episodio che era almeno dubbio, e che meritava di essere rivisto o almeno di fermare il gioco. Invece, non sono stati nemmeno capaci di fare questo.
Quindi, onore a Castellanos, che almeno dimostra di avere un po’ più di esperienza e cattiveria agonistica in certe situazioni di gioco, un aspetto che avevo sottovalutato. Poi, Ilario, ci sono anche i numeri: quando Castellanos non gioca, la Lazio raramente vince e spesso perde.
Questo è un dato di fatto. Sembra davvero insostituibile“.