Chi firmò per le “cure” Covid? ▷ Bignami: “Mandai più diffide sul piano pandemico: mi risposero sempre così”

Chi formulò la ricetta per curare il Covid?
Questa è la domanda che Fabio Duranti rivolge in diretta a Galeazzo Bignami, deputato di FdI.
Quando la pandemia arrivò in Italia scoppiò il caos: dai lockdown alle mascherine, il Paese era bloccato. Ma soprattutto era ansioso di scoprire quale cura avrebbe salvato l’umanità dal virus. E così il protocollo pandemico parlò: “Tachipirina e vigile attesa“.
Per la stragrande maggioranza dei casi fu così e così rimase. Le cure “alternative” proposte da vari medici e virologi esperti vennero prontamente escluse. E chi le proponeva veniva bollato come “stregone”, poi successivamente come “medico No Vax”.
E il presupposto del dibattito scientifico? Svanito dietro quel piano pandemico non propriamente aggiornato.
Proprio tornando sul discusso piano per il contrasto della pandemia, Bignami ne svela un retroscena.

Credo che sia giusto capire chi ha fatto cosa per assumersi delle responsabilità. Quando io chiedevo di poter avere le copie del piano pandemico, che avevano detto essere state aggiornato e di avere il verbale della task force che dicevano essere stati istituiti, mi rispondeva un soggetto che faceva uno scarabocchio alla fine. E io gli ho mandato più volte la diffida per avere nome e cognome. Non ha mai precisato chi. E questa è una cosa che a me irrita molto“.

Il commento a Un Giorno Speciale del 5 marzo.