Imbarazzo OMS: “Fecero dietrofront sui tamponi solo dopo l’autorizzazione ai vaccini” ▷ Av. Holzeisen

La libertà alla persona, in tempi di pandemia, è stata sottratta integralmente, addirittura su principi inesistenti in medicina, e cioè l’asintomatico. Principi sulla base dei quali un soggetto, anche se integro, se in ottima salute, può essere chiuso in casa a causa di un batuffoletto fornito da una società privata quotata in borsa che ci ha guadagnato miliardi da una situazione d’emergenza

Nasce proprio da queste parole il dibattito sollevato in diretta a ‘Un Giorno Speciale‘ da Fabio Duranti. Il nocciolo della questione analizzata in diretta è proprio la gestione dei tamponi ai tempi della pandemia; gestione che, secondo quanto riportato dall’avvocato Renate Holzeisen, avrebbe rappresentato il prologo perfetto per l’introduzione dell’obbligo vaccinale tanto discusso durante e post periodo covid.

Secondo quanto sostenuto dalla Holzeisen, infatti, le cause sarebbero da attribuire all’OMS: “L’uso dei cosiddetti tamponi è stato consigliato sulla base di protocolli scientificamente errati dall’OMS a gennaio del 2020. Così sono stati creati i cosiddetti casi di Covid e questo poi ha reso possibile, come sappiamo, l’autorizzazione via condizionata da parte della Commissione Europea, di sostanze che non sono vaccini.
E qua adesso bisogna evidenziare un’altra cosa. Qua evidentemente il fatto di aver autorizzato come asseriti vaccini, cioè questa definizione è importantissima, sostanze che però in realtà non lo sono, ha reso possibile ovviamente in maniera illegittima, di usare, di imporre persino con un obbligo asseritamente vaccinale queste sostanze nell’ambito di una campagna vaccinale. Cioè altrimenti, come giustamente il professore ha evidenziato, se non ci fosse stato questo peccato originale, e contro il quale io sto conducendo proprio un contenzioso a livello della giurisdizione europea, in assenza di questo peccato originale non sarebbe stato possibile buttare sul mercato queste sostanze ai fini dell’uso generalizzato nell’ambito di compagnie vaccinali, in Italia persino con un obbligo asseritamente vaccinale