Parlano gli agricoltori in protesta ▷ “Regole ferree ma non per l’estero: ecco cosa vuole farvi mangiare l’UE”

Per cosa stanno manifestando gli agricoltori in tumulto in tutta Europa?
I primi malumori si sono registrati in Germania, dove in massa si sono riuniti davanti la porta di Brandeburgo, arrivando a 15mila presenze per più giorni di fila, contro la decisione del Governo di tagliare gli incentivi sui carburanti per i mezzi agricoli. La matrice però è comune a tutta Europa, ed è quella green.
Le direttive dell’Unione Europea infatti stanno divenendo sempre più ferree su una produzione che si fa sempre più costosa, questo anche perché “ce lo chiede il pianeta”.

Mi sembra che i trattori, con gli alleati no vax, siamo molto più molesti dei ragazzi di Ultima Generazione, che peraltro chiedono meno sussidi inquinanti“, scrive su X Stefano Feltri, “mentre i trattori vogliono essere pagati per inquinare. Contro gli agricoltori nessuno protesta? Niente reati ad hoc?
Ma congiuntamente agli attacchi della stampa, sono sempre più uniti gli agricoltori di tutta Europa, e in qualche caso diventano vere e proprie fazioni politiche.
Non pare succederà in Italia, dove però le strade sono destinate a colmarsi: trattori in strada oggi a Orte e domani a Grosseto, per proseguire ancora. A ‘Lavori in Corso’ il presidente del comitato “Agricoltori Riuniti” Danilo Calvani ha spiegato perché: “Vogliono il libero mercato, quindi permettono di importare merce dai paesi extracomunitari, dove i diktat a noi imposti non ci sono, quindi vengono importati prodotti anche pericolosi“.

Faccio un esempio“, continua, “il green deal siglato con Nord Agrica gli permette di esportare merci qui in Italia e, senza controllo, basta una semplice autocertificazione. Il Dottor Guariniello lo scoprì anni fa, così come i NAS, ma non poté procedere a causa di questo patto“.
Ascoltate l’intervista da Stefano Molinari.