Gli occhi pieni di meraviglia, i piedi pronti a impressionare. Nicolò Pisilli ha tutto per un radioso futuro in giallorosso, con il quid in più di aver lavorato con un allenatore come Josè Mourinho. Che dal canto suo lo stimola e non fa troppo il logorroico, ma dice al giovane centrocampista semplicemente di “sentirsi libero”. E il diciottenne si sente così libero che per il giallorosso finora non ha passato l’estate come ogni coetaneo. Nonostante non ci siano vacanze “è l’estate più bella della mia vita“.
Che soddisfazione c’è ad essere qui con la prima squadra?
“Un sogno che si avvera. Dopo 10 anni di settore giovanile arrivare qui è quello per cui lavori per 10 anni ed è un sogno. Stare qui è bellissimo, un’emozione indescrivibile”.
Non hai ancora fatto vacanze: è quello che deve fare un giovane per convincere Mourinho?
“Sicuramente, io per venire avrei rinunciato a tutte le vacanze fatte in vita mia. Sono felicissimo. Ho 18 anni, se rinuncio a una vacanza non succede niente, sicuramente è molto meglio stare qua”.
Che suggerimento ti ha dato Mourinho per affrontare al meglio il ritiro?
“Il mister cerca sempre di tirare fuori il 100% da ogni giocatore, mi ha detto di sentirmi libero e cercare di fare il meglio possibile”.
Il ruolo in cui ti senti più a tuo agio?
“Ho sempre giocato mezz’ala, mi trovo molto bene lì, ma posso fare più ruoli e sono disposto a fare tutti i ruoli che il mister mi chiederà di fare”.
C’è un giocatore all’interno del gruppo che ti sta aiutando ed è più vicino ai giovani come te e Pagano?
“Ci aiutano tutti molto, soprattutto i veterani, come può essere un grande campione come Matic che ci sta molto vicino”.
Com’è giocare con un fuoriclasse come Dybala?
“Stare vicino a Dybala è qualcosa di indescrivibile, cerco di imparare il più possibile da tutti, da Dybala, Pellegrini, Matic, ho tanto da imparare sicuramente”.
Come ti vedi l’anno prossimo?
“Penso giorno per giorno, quello che verrà dopo non ci penso adesso e si vedrà tranquillamente con il club. Io spero di restare più tempo possibile con la prima squadra per imparare tante cose. Poi si vedrà, pensiamo giorno per giorno”.
Bove e Zalewski sono i modelli per voi giovani?
“Loro hanno fatto un percorso molto bello, stanno crescendo e sono diventati punti fondamentali per la squadra”.