Giordano replica a Speranza e avvocati ▷ “Siamo già all’archiviazione? È una presa per i fondelli?”

Dopo l’inchiesta andata in onda mercoledì, gli avvocati di Roberto Speranza già si sono fatti vivi. “Grazie all’inchiesta giornalistica di Fuori dal coro”, l’ex ministro della salute Roberto Speranza è indagato dalla procura di Roma per omicidio, falso ideologico, corruzione per l’esercizio della funzione e lesioni personali”, fa sapere la redazione sui social.
Qualche ora dopo arriva la nota dei legali, che fanno sapere di come già sia presente una richiesta di archiviazione: un risvolto che Mario Giordano ha commentato amaramente:

Abbiamo dato notizia che l’ex ministro Speranza insieme al direttore generale dell’Aifa Magrini è indagato con accuse molto pesanti, dall’omicidio al falso ideologico, sulla base dei dati emersi da un’inchiesta fatta da Fuori dal Coro sulle bugie raccontate sugli vaccini e un esposto presentato da alcune associazioni. Stamattina l’avvocato di Speranza fa sapere che l’iscrizione dell’ex ministro è avvenuta ma che c’è anche già una richiesta di archiviazione. Ora, la cosa, devo dire la verità, mi sorprende non poco perché l’iscrizione nel registro degli indagati, secondo il documento formato dal procuratore capo della procura di Roma, risale al 30 ottobre 2023. E il 23 novembre siamo già all’archiviazione?

Cos’è? Una presa per i fondelli? Una presa in giro?

Ora, l’ex ministro Speranza, come il direttore Generale Magrini, sono innocentissimi fino alla dimostrazione contraria, ma non fare luce su quei documenti, su quelle bugie che sono evidenti, che sono palesi, il non voler indagare su questo, significa prendere per i fondelli gli italiani e significa negare non solo la verità alle persone che sono state male, alle persone che sono morte, ma significa negare anche la verità alle persone che si ammalano e che si ammaleranno e che devono aver fiducia nelle istituzioni sanitarie italiane. Devono aver fiducia che quando si rivolgono alle istituzioni sanitarie italiane sono davanti a persone che pensano all’interesse dei cittadini e non all’interesse delle case farmaceutiche. Ogni dubbio a riguardo deve essere indagato, deve essere chiarito, non può essere archiviato“.