Planet local summit: Tiziana Alterio svela i particolari sul “Contro G20” inglese

Il Planet Local Summit è una sorta di contro G20, che si è tenuto a Bristol il 29 e 30 settembre. Lì si sono incontrati economisti, scrittori, giornalisti, creatori e attivisti di movimenti provenienti da 52 Paesi del mondo. Il tutto per portare una visione di mondo concreta e alternativa contro l’attuale modello capitalistico e globalizzato.

Tra i relatori di questo summit la giornalista Tiziana Alterio. La giornalista italiana riporta la sua esperienza del primo momento di presa di coscienza di molti partecipanti al Planet Local Summit: “Il periodo della psicopandemia è stato un primo momento importantissimo e interessantissimo, dove tante persone si sono confrontate per fare il punto della situazione e capire anche come uscire fuori da questa società del controllo, dall’intelligenza artificiale, cioè come governare questi processi. E io ho capito molte cose”. Un risveglio delle coscienze c’è e coinvolte una minoranza al momento, ma solo perché molte persone secondo Fabio Duranti sono ancora male informate: “C’è però una parte di persone che cominciano a dire, ‘mi sa che le informazioni che mi danno sono sbagliate’.

Al contrario di quanto si potrebbe pensare, secondo la Alterio, in Italia in questo campo siamo avanti rispetto a tanti Paesi nel mondo: “Sono rimasta molto stupita a questo summit perché noi italiani siamo un passo avanti, ma di gran lunga, grazie al lavoro che voi avete fatto e mi ci metto anch’io come giornalista indipendente, ma soprattutto canali come il tuo, come altri canali, hanno fatto in Italia, che è un po’ un unicum, non esiste qualcosa di simile in altri Paesi di così forte, perché voi veramente avete fatto un’informazione capillare, molto importante”.

Eppure oggi, come riporta Duranti, il mondo dell’informazione è cambiato, ma soprattutto rispetto agli anni ’70 e ’80 è cambiato il sostengo alle realtà indipendenti: “Noi abbiamo pagato, ma caramente, la nostra indipendenza. Oggi essere indipendenti, essere liberi, non è più un plus valore per il quale lo Stato ti sovvenziona l’indipendenza, perché il popolo ha bisogno di voci indipendenti, mentre altri hanno industrie dietro. Oggi è il contrario esatto. Perché dai fastidio? Se tu sei indipendente sarai punito e lo Stato aiuta chi ti punisce. Fa gli accordi e le convenzioni con chi ti punisce come i grandi gruppi da Google a Facebook, che censurano”.