Una Lazio spenta e molle soccombe sotto i colpi del Milan. Le sgasate di Leao regalano a Pulisic e Okafor due gol, tutti nel secondo tempo, che piegano una squadra mai aggressiva, con Maignan inoperoso per tutta la partita. Nei biancocelesti si salva il solo Provedel in un match in cui non è girato nulla: difensori imprecisi, centrocampo con poche idee e confuse, attaccanti spuntati. Con Immobile a mezzo servizio Sarri prova a lanciare Castellanos, ma il centravanti di scorta non sfrutta la sua occasione come il suo avversario Okafor, al secondo gol in due partite.

Temevo gli esterni del Milan e ne avevo ragione, Leao ha spaccato la partita“, commenta Alessandro Vocalelli. “È normale che l’ambiente sia depresso, la Lazio sta facendo male, così come il suo allenatore. Tuttavia, ha giocato contro Milan, Juventus e Napoli in trasferta. Nonostante ciò, le partite sbagliate sono le due perse all’inizio: senza, la posizione in classifica sarebbe accettabile. Sarri, semmai, deve rispondere della sparizione della Lazio dal campo nel secondo tempo: il Milan ha meritato la vittoria. È una squadra slegata, l’ombra di quella dello scorso anno: non ci sono più le sovrapposizioni, mancano molti meccanismo, sta al mister trovare la soluzione“.