Non basta il PNRR per risollevare un’Italia distrutta da 12 anni di “lacrime e sangue”

Oggi parliamo del PNNR. Io sono ormai tanti mesi che vi dico che sarà un flop clamoroso, anzi, fra qualche anno scopriremo che sarà stato un danno per il nostro Paese. E io lo dico da mesi e naturalmente ci sono persone che mi dicono, lei si sbaglia. Leggo dal Sole 24 Ore, Documento di economia e finanza nel 2023 crescita al+0,9%, deficit al 4,35%, Ma finisce la spinta espansiva del PNNR. Io aggiungerei: e chi l’ha mai vista? Un ritocco all’insù, ma prudente. Il governo, infatti, prevede al rialzo le stime di crescita del 2023, ma non troppo. Secondo fonti del ministero dell’Economia, il Documento di Economia e Finanza che il Consiglio dei ministri sta per approvare dovrebbe in sostanza prevedere una prudente crescita, dello 0,9%.

Di conseguenza migliorerebbe leggermente anche il deficit di bilancio in rapporto al PIL scendendo dal 4,5% al 4,35%. Stiamo parlando di virgole, di virgole. La prudenza del ministero è imposta dalla consapevolezza delle difficoltà legate al PNNR e al suo potenziale effetto leva. Ma guarda, adesso cominciano a capire che forse avevo ragione. D’altronde, quando si solleva lo sguardo dalla congiuntura stretta, in effetti i colori si fanno sempre più grigi, in quanto le prospettive di crescita nei prossimi due anni saranno nettamente abbassate.

Aspetti tecnici che in qualche modo vi voglio semplificare. In sostanza il taglio è già visibile da quest’anno. Cosa vuol dire? Vuol dire che le aspettative di entusiasmo di questo PNRR, che avrebbe cambiato la realtà… Si sta verificando un flop, esattamente come avevo previsto. Quindi parlate chiaro. Il PNRR sarà un flop per ragioni che ho più volte spiegato, oggi lo scrive anche il Sole 24 Ore. Quindi, sostanzialmente il taglio è già visibile. Il contributo del PNRR potrebbe uscire ridotto fino a dimezzarsi rispetto ai calcoli precedenti“. Dimezzarsi rispetto ai calcoli precedenti vuol dire sbagliare un budget del 50%. Chi aveva ragione? Chi diceva sarà un flop o chi diceva lei si sbaglia?

L’obiettivo del piano è quello di aumentare la crescita potenziale del Paese. Tutto ciò sicuramente dovuto al ritardo nell’accumulazione finanziaria del piano, non è vero? Tutto ciò è dovuto al fatto che è una stupidaggine sopravvalutare le capacità di un Paese che è stato massacrato dalle scelte di lacrime e sangue che, guarda caso, dodici anni fa sul Sole 24 Ore titolava “Fate presto“. Tagli della spesa, tagli della spesa pubblica, tagli del personale, personale vecchio, capacità e sviluppo di un Paese massacrato per dodici anni. Non lo risollevi con quello che ho detto e sarà un flop. Buona economia umanistica.