Cabrini: “Juve grande anche se cambia società ▷ Allegri-Inter? Cose che accadono”

La Juventus sta vivendo uno dei peggiori momenti della stagione. La partita persa a San Siro con l’Inter che è costata alla squadra di Allegri l’accesso alla finale di Coppa Italia ha certificato il pessimo momento di forma e di gioco della squadra. Il nervosismo e le dichiarazioni a fine partita dell’allenatore certificano il momento difficile, soprattutto a livello mentale dei bianconeri. Allegri non soddisfatto della squadra ha fine partita si è reso protagonista di uno sfogo dei confronti della dirigenza dell’Inter “Siete delle m.. tanto arrivate sesti“. Poi rientrato negli spogliatoi ha espresso alla squadra la volontà di non farsi superare dall’Inter in classifica. Durante Radio Radio Lo Sport è intervenuto il Campione del Mondo Antonio Cabrini ed ha detto la sua sul momento della Juventus, partendo proprio dalla sconfitta in semifinale subita ieri dai bianconeri e dagli insulti ai dirigenti nerazzurri pronunciati da Allegri: “Tra Juve e Inter c’è sempre stata una grande rivalità, diversamente da Juve e Milan per esempio. La rivalità c’è sempre stata a partire dal fallo di Iuliano su Ronaldo. Però penso che sia un momento molto particolare per i bianconeri, è difficile avere serenità in un momento così particolare, dove vengo tolti e poi ridati i punti e il futuro rimane in sospeso. Però è normale che un allenatore dopo una prestazione non esaltante, si butti nel dire certe cose, sono situazioni che durano per il momento di rabbia che hai addosso, poi passano e vanno nel dimenticatoio.

Secondo Cabrini un ruolo importantissimo nella gestione di situazioni di nervosismo ma anche di scarsa qualità di gioco e motivazioni in campo è fondamentale il ruolo della società: “La società ai miei tempi era formata da due o tre persone: Boniperti il Dottor Giuliano e Trapattoni. C’era sicuramente una volontà da parte dell’Avvocato di non andare a cercare scuse da altre parti. Quando le cose andavano male le responsabilità erano ricercate all’interno della squadra, mai fuori dalla Juve, di certo non si attribuivano colpe agli avversari. Il 90% dei calciatori non soffrono della situazione societaria, quello che è successo va fuori dalle competenze dei calciatori e dell’allenatore. Non mi porrei grandi problemi da calciatore della Juventus, quello del futuro piazzamento in Campionato e delle sentenze non sono cose che competono ai calciatori.

Sul futuro della società Juventus, Cabrini non ha dubbi: “Non so quale sarà il futuro della Juventus, ho vissuto 13 anni a Torino e credo che alla base della Società ci siano la famiglia Agnelli , gli Elkann. Fino a che ci saranno loro non credo la Juventus possa diventare una squadra come tante altre, se dovessero decidere di cedere anche la società, la Juve cadrebbe in piedi perché arriverebbero grandi investitori essendo una delle squadre più blasonate e conosciute del panorama mondiale. Ho un grande rapporto ancora con la Juventus, penso che inserire persone in società come del Piero e altre persone che hanno fatto la storia può essere importante, ma anche lo stesso Del Piero ha detto di non voler essere uomo immagine. Sarebbe riduttivo. Se Del Piero deve entrare deve farlo con un ruolo preciso e ache con potere decisionale, altrimenti io al suo posto resterei a vedere le partite“.