BCE e quel continuo rialzo dei tassi: alla fine anche Bankitalia prende posizione

Qualche giorno fa sul Giornale abbiamo letto: “Visco spara contro i falchi della BCE.
‘Sbagliato alzare così i tassi’. Il governatore di Bankitalia: ‘Incertezza elevata, non apprezzo le parole dei colleghi’ e Tajani lo appoggia.
Il ministro: ‘C’è il timore che una stretta eccessiva blocchi la crescita“. Ma va?
Il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, spara quindi contro i falchi della Banca Centrale Europea affermando: “Ciò che non vogliamo è un’inflazione alta e persistente“.

Ma nemmeno il pilota automatico inserito dai falchi dell’Eurotower, dove il piano di questi ultimi mesi prevede altre strette creditizie.
Visco ricorda: “L’incertezza elevata data dalla situazione geopolitica rende difficile prevedere i futuri andamenti macroeconomici.
Ciò dovrebbe indurre alla prudenza, lasciando che siano i dati a tracciare la rotta.
Senza mettere a rischio la stabilità finanziaria e minimizzare gli effetti negativi sulla ormai molto fragile ripresa economica“.

A sostegno dell’opinione di Visco c’è anche Antonio Tajani e lo stesso Giorgetti afferma che le strette hanno portato a seri problemi di bilancio. I mercati ormai assistono rassegnati all’aggressività delle banche centrali, convinti che i tassi nell’Eurozona saliranno dall’attuale circa 3% ad almeno il 4%. Un livello, questo, urticante per i nostri conti pubblici, peraltro ormai privi proprio di quello scudo della BCE dopo la rimozione del piano di acquisto di titoli sovrani, cioè di titoli di Stato.

È chiaro che la situazione che si sta profilando è una situazione nella quale, a maggior ragione, avevo ragione io quando vi dicevo: “State molto attenti perché quando applaudiamo all’indipendenza della Banca centrale facciamo un’operazione da sciocchi”.
Perché? Perché la Banca Centrale Europea secondo me deve essere dipendente dai governi e dai Parlamenti, cioè dai rappresentanti democraticamente eletti dei cittadini. Invece nei trattati dell’Unione Europea il postulato di questa Unione, che è solo un’unione monetaria dell’euro, prevede che la BCE sia indipendente sia dai governi sia dai Parlamenti e conseguentemente non si capisce bene da chi prenda ordini.

O meglio, è evidente da chi prende ordini: diciamo che prende ordini da un sistema di interessi di natura finanziaria che non sono gli interessi dei cittadini che poi votano nelle istituzioni democratiche.

Malvezzi Quotidiani – L’Economia Umanistica spiegata bene con Valerio Malvezzi