È da molto tempo che insistiamo sulla reale essenza dell’Unione Europea, provando a mostrare come essa sia l’opposto di quel che viene detto dagli strateghi dell’informazione e dai monopolisti del discorso. Naturalmente, dato che i monopolisti del discorso detengono il dominio del discorso pubblico, è molto difficile che le idee controcorrente riescano a filtrare. E infatti la massima parte delle persone ancora si orienta con gli schemi ideologici dominanti, quelli funzionali al mantenimento dello status quo. In sostanza, come ci ha insegnato Gramsci, il potere non è soltanto esercizio della bruta forza, ma è anche esercizio dell’egemonia, che è la sintesi di dominio più consenso. Ecco perché l’ambito culturale intellettuale, quello del potere simbolico, è così importante. E allora proverò una volta di più a chiarirvi controcorrente, che cosa sia realmente l’Unione Europea. E lo farò a partire da un titolo che è emerso nei giorni scorsi e che purtroppo non ha avuto il risalto che pure sarebbe stato necessario avesse.

L’articolo in questione si trova su alcuni siti che l’hanno diffuso anche se poi ripeto non ha avuto la degna attenzione. Ad esempio l’articolo si trova su Il Giornale che nei giorni scorsi ha parlato attentamente di questo tema proprio in relazione all’Unione europea segnatamente. L’articolo ha messo in luce come i tecno burocrati delle brume di Bruxelles abbiano deciso di aumentarsi lo stipendio, peraltro in maniera davvero considerevole e degna di nota. Insomma, proprio mentre l’Europa tutta versa in una crisi di portata storica, vuoi per le ragioni dell’emergenza pandemica, vuoi per la guerra in Ucraina, in grazia della quale l’Europa deve obbedire a Washington e mandare armi all’Ucraina stessa, facendo sanzioni controproducenti alla Russia, che in realtà continua a potenziarsi a fronte di un’Europa che quante più sanzioni fa, tanto più si impoverisce.

Proprio a fronte di questa situazione ogni giorno più tragica, i tecno burocrati delle brume di Bruxelles hanno pensato bene di aumentarsi lo stipendio. L’articolo apparso in data 6 gennaio 2023 su Il Giornale titola “Von der Leyen e i ministri dell’Unione Europea si aumentano lo stipendio. Quanto guadagnano? L’articolo firmato Francesca Gallici ci spiega testualmente che un incremento retroattivo del 7% per tutti i dipendenti delle istituzioni europee porta l’emolumento del commissario europeo a oltre 30.000€. In sostanza, la signora Von der Leyen guadagnerebbe ora la cifra record di 31.250€ al mese, con un incremento, spiega il Giornale, di 2.044€ rispetto al passato, grazie al secondo aumento salariale del 2022. Insomma, davvero cifre degne di nota che ci aiutano a capire su quanto sia distante l’Unione Europea rispetto alla popolazione, rispetto ai lavoratori e ai ceti medi.

Quanto l’Unione Europea si riconfermi per quello che è una struttura poderosa, in grazia della quale il capitalismo vincente si potenzia, crea un abisso tra gli ultimi e i primi e di fatto serve a potenziare la lotta di classe dall’alto, con un indebolimento costante delle classi lavoratrici e dei ceti medi. Come più volte abbiamo ricordato, si scrive Unione Europea e si legge Unione delle classi dominanti d’Europa contro le classi lavoratrici e i popoli d’Europa. E questi ultimi eventi non fanno altro che confermare tristemente la nostra tesi. Insomma, l’Unione Europea è un progetto atto a stritolare i popoli lavoratori nell’interesse dei gruppi dominanti e di quella che mi piace qualificare come la plutocrazia neoliberale.