Caso stipendi, svolta per Juventus? ▷ Avv. Afeltra: “Chiellini può scagionare la società”

“Tutti sapevamo che il comunicato sui 90 milioni di rinuncia sarebbe stato diverso dagli accordi. Noi abbiamo rinunciato per il bene della società, poi nel bilancio non so cosa abbiano messo. O meglio: so che hanno messo i 90 milioni di rinuncia. Non so se era corretto o meno farlo“. Parole e musica di Giorgio Chiellini. L’ex capitano della Juventus ha reso le sue dichiarazioni davanti i PM che si stanno occupando del caso Juventus relativo agli stipendi dei giocatori e ai bilanci della società. “I miei riferimenti erano Agnelli e Paratici da una parte e i compagni dall’altra. Ricordo che sono stato contattato da qualche altro giocatore di altre squadre, stavano anche loro cercando di trovare un accordo e gli ho spiegato quello che avevamo fatto noi. Ai colleghi che mi hanno contattato ho risposto che una parte ci sarebbe stata restituita l’anno successivo, un’altra negli anni successivi“.

Parole che farebbero intuire ulteriori guai in vista per la Juventus. Invece, secondo l’avv. Roberto Afeltra, è tutto il contrario: “Dalle parole di Chiellini emerge solo che il comunicato era divergente da quanto pattuito. Ora è fondamentale capire solo che cosa è stato davvero previsto e quali sono le conseguenze. Che la Juventus venga sanzionata sportivamente con diffida e ammenda non ci piove. Per andare alle sanzioni più importante ci deve essere la falsificazioni di documenti, una elusività e l’iscrizione dipendente da questi al campionato. Dobbiamo leggere cosa c’è scritto nel contratto collettivo dei calciatori. I calciatori non hanno il divieto di concordare con la società di appartenenza dilazioni di stipendio e simili, anche dietro condizioni. Quanto contrattato è lecito. Non è lecito non depositare tutti gli atti del caso presso la federazione. Qualora questi documenti risultassero, e ciò dipende dalla sussistenza o meno del falso in bilancio, non ci sarebbe alcun problema”.