La tolleranza zero contro il Covid ha stancato anche la Cina. Reduci da giorni duri di cui ci arriva solo l’eco delle immagini sul web, i cittadini cinesi si stanno riversando in strada in queste ore contro il Governo, che vede gli effetti della strategia estenuante portata avanti da ormai tre anni contro il virus.
Censure varie (oscurati pure degli spalti smascherati ai mondiali in Qatar) e pugno di ferro della polizia non sono bastati a contenere la marea furente che vediamo sfogarsi in questi giorni. La polizia sanitaria è spesso in affanno quando non in fuga dalla folla inferocita. In uno dei numerosi video diventati virali si scandisce “libertà o morte” mentre la folla avanza incurante delle forze di polizia.

Le rappresaglie coinvolgono molte delle città principali: nella città di Urumqi, i cittadini accusano le autorità per la morte di dieci persone in un incendio: il lockdown avrebbe infatti ritardato i soccorsi e impedito alle vittime di mettersi in salvo. Molto partecipata la manifestazione alla Tsinghua University di Pechino, tanta gente in piazza anche a Chengdu e a Xian, ma la manifestazione forse più grossa è quella di Wuhan, ultima coinvolta dal furore generale.
L’approccio 0 Covid diventa dunque un boomerang per Xi Jinping, di cui sarà ora interessante osservare la reazione di fronte a una protesta che in Cina ha davvero pochi precedenti.