La Roma ha battuto il Verona 1-3 a domicilio. Nonostante il parziale, però, i giallorossi hanno faticato non poco per piegare la resistenza degli scaligeri, in partita fino a 10′ dal termine quando la zampata di Volpato ha indirizzato la partita sulla via dei ragazzi di José Mourinho. A tenere banco, il fatto che la Roma ha giocato per oltre un tempo in superiorità numerica. Colpa di Dawidowicz: il difensore del Verona si è fatto espellere al 36′ per un’entrata killer su Nicolò Zaniolo all’altezza del centrocampo. Un fallo non ravvisato dal direttore di gara, il signor Juan Luca Sacchi della sezione di Macerata, che ha avuto bisogno del richiamo al Var per mostrare il cartellino rosso al polacco.

Eppure, nonostante il gesto plateale, c’è chi sostiene che la sanzione comminata dall’ufficiale di gara sia stata eccessiva. “L’espulsione, coi regolamenti di oggi, è corretta, ma secondo me vanno cambiati. Non esiste un rosso così. Il Var non può intervenire su un fallo a metà campo… anche se irruento, in quella zona non dovrebbe mai esser data una espulsione” commenta Furio Focolari, scatenando il dibattito in studio. “Un conto è parlare di Var – ribatte Luigi Ferrajolo – però non si può entrare coi tacchetti sul ginocchio, è un fallo da espulsione netta. Si tratta di un’entrata antisportiva, pericolosa. Un intervento pericoloso può avvenire in qualsiasi zona, non cambia nulla“. Gli fa eco Gianluca Lengua: “L’errore è dell’arbitro che non l’ha visto, non del Var che è intervenuto. Ha sopperito a un suo errore. Mi auguro che i regolamenti restino così e che continuino a espellere i giocatori che entrano in quel modo. È un’entrata vergognosa“.