Il Mourinho pensiero fa discutere sempre. La sconfitta di misura nel derby della Capitale inevitabilmente ha scatenato di nuovo da un lato i detrattori dello Speciale One, dall’altro gli amanti del portoghese.

Questa l’analisi del tecnico lusitano: “Penso che la partita che ha fatto la Lazio sia anche la conseguenza di stare 1-0. Blocco basso, compatti, tutti assieme. Nelle nostre culture si dice che è stata una partita cinica, intelligente, in Inghilterra la gente va a casa dopo 20 minuti. Il tempo utile di gioco è sicuramente bassissimo, l’intensità e la continuità del gioco sono bassissimi, loro hanno capito che noi dominavamo ma c’era mancanza di creatività negli ultimi 20 metri. Si è parlato di Milinkovic-Savic e Immobile, non si è parlato di Dybala, penso che sia più importante perché è la luce che ci dà assiste gol. Senza Lorenzo Pellegrini poi è ancora più difficile, ma quando è entrato Volpato ci ha dato creatività. Poco tempo di gioco, penso che gli ultimi 8 minuti di recupero siano stati effettivamente un minuto e mezzo, prendono loro i punti e vanno a casa“.

Contrapponiamo il punto di vista di Sarri in casa Lazio: “Oggi l’aspetto più importante era fare contento il nostro popolo. Questo era l’obiettivo del derby. Non è stata una partita di alto livello tecnico, ma di grande dispendio di energie nervose e quindi divertente da vedere. Non era facile nel finale contrastare la fisicità della Roma. Come l’avevamo preparata? Attaccando le uscite dei loro difensori con le nostre punte esterne, come è accaduto col gol. Sicuramente ci dà soddisfazione, ma personalmente ancora di più vedere i ragazzi giocare col cuore“.

Il dibattito del giorno dopo