La Lazio vince di rimonta all’Olimpico contro i danesi del Midtjylland. 2-1 il risultato finale con il brivido in avvio dello svantaggio per la truppa di mister Maurizio Sarri.

Nella prima mezz’ora di gioco la Lazio torna quella brutta in versione europea. Manovra lenta, poca ‘garra‘ e fase offensiva quasi non pervenuta. La conferma della prova incolore arriva con il gol del vantaggio dei danesi. Al minuto 8 Gila commette un grave errore nell’impostare la trama dalla zona difensiva. Irrompe Isaksen che sorprende Marcos Antonio e mira la porta con un destro dal limite dell’area che non lascia scampo a Provedel.

I biancocelesti non riescono a scuotersi nell’immediato. Il pareggio giunge solo al 36′ con un’azione sviluppata sull’asse Zaccagni-Felipe Anderson. Il brasiliano tocca per l’accorrente Milinkovic-Savic che una conclusione rasoterra insacca per l’1-1. Poco dopo è Basic a sfiorare il raddoppio con un tiro a botta sicura con il mancino. Sulla linea salva tutto Sviatchenko. Al tramonto della prima frazione di nuovo Milinkovic chiama agli straordinari il portiere ospite Lossl con un destro a giro. Ottima la risposta dell’estremo difensore scandinavo. Si va negli spogliatoi con il risultato in perfetto equilibrio.

Nella ripresa la Lazio si scioglie e comincia a giocare come sa. Il neo entrato Pedro con un diagonale rasoterra trafigge Lossl per il raddoppio biancoceleste. Successivamente è Felipe Anderson a sfiorare il gol del tris su azione in contropiede. Un fuorigioco nega a Pedro la gioia di una doppietta che sarebbe stata da standing ovation all’81’. Nei momenti conclusivi del match i padroni di casa amministrano agevolmente il margine di vantaggio. A tempo praticamente scaduto lo spagnolo ex Barcellona e Chelsea non concretizza una ghiotta chance. Triplice fischio al termine di sei minuti di recupero.

Il commento ‘A Botta Calda’ di Furio Focolari

Teniamoci la vittoria, ma non è stata una bella Lazio. In parte è vero dire che la prestazione cambia con giocatori diversi dai titolarissimi, ma qui c’è proprio un problema di mentalità nell’approccio alle gare in Europa. Nello specifico gli aspetti negativi riguardano il passaggio di Gila sul gol del vantaggio avversario e pessima la prestazione di Marcos Antonio. Credo che a fine stagione la società dovrà cercare di darlo via. Ho visto cose discrete per quanto riguarda Cancellieri da ala sulla fascia e da parte del 2004 Romero che è entrato e ha fatto vedere numeri incredibili“.