Il caso Immobile non convince in molti. La vigilia del match di Nations League che vedrà di fronte Ungheria e Italia è stata dominata nei dibattiti dal ritorno del bomber della Lazio nella Capitale.

Ciro era sostanzialmente pronto a partire alla volta di Budapest con il resto della carovana azzurra quando, secondo quanto riporta oggi soprattutto la Gazzetta dello Sport, sarebbe intervenuto direttamente il patron biancoceleste Lotito per consigliare senza mezzi termini al calciatore di tornare a Formello.

Il problema al bicipite femorale della coscia destra si sta pian piano risolvendo ma per non correre ulteriori e inutili rischi in ottica futura, questa almeno la versione ufficiale dei fatti, la Nazionale ha preferito liberare l’attaccante campano. “Sarebbe anche rimasto con noi” ha detto il CT Mancini. Per tanti il mistero si infittisce, per altri si sta esagerando con i sospetti.

Parola ai nostri esperti

Roberto Pruzzo

Ormai i medici in questi casi hanno perso tutta la loro importanza. Una volta andavi dal medico che sentenziava la tua condizione fisica. In quelle circostanza c’era il rientro nella squadra di club se eri infortunato, oppure si rimaneva in Nazionale. Tale figura è diventata marginale. Di volta in volta c’è sempre qualcuno che arriva, fanno una mezza visita e tornano a casa. Va detto però che nel caso specifico Immobile ha fato di tutto per restare. Mancini, non riferendosi al bomber della Lazio, ha detto che ci vorrebbe un maggiore attaccamento alla maglia azzurra.

Mario Mattioli

Possiamo discutere quanto vogliamo, ma indubbiamente la decisione è stata giusta e prudente. Magari Immobile sarebbe rimasto, perché è attaccatissimo alla Nazionale. Trovo qualsiasi illazione profondamente offensiva nei confronti di un uomo che ha sempre dato il massimo per le maglie indossate in carriera. Tre giorni fa aveva una distrazione ad un muscolo femorale e avrebbe corso il serio rischio di farsi male di nuovo. Lui sarebbe andato volentieri per star vicino alla squadra. Sarebbe ora che molti colleghi la piantassero di inserire in ogni decisione sospetti e illazioni.

Tony Damascelli

Come al solito è sempre la gestione di questi casi ad essere bizzarra e molto italiana. La Nazionale è della Federazione, quindi sarebbe opportuna una presa di posizione da parte del Presidente Gravina. Immobile ha tutti i diritti di non partecipare alla trasferta in Ungheria perché non sta bene.