Finlandia e Estonia, i primi ministri Marin e Kallas suggeriscono di bloccare i visti ai cittadini russi: “Viaggiare in Europa è un privilegio non un diritto umano”. La colpa di un essere umano è quella dunque di essere russo, si domanda retoricamente Fabio Duranti? E se l’editore si mostra impaurito da tale proposta, Frajese sottolinea come l’origine di taluni provvedimenti sia di facile lettura: “Basta guardare chi è che ha fatto la scuola politica al World Economic Forum, basta fare un pò di ricerca, è tutto pubblico, tutto semplice e non c’è niente di nascosto”.


Interpellato da Duranti, Alessandro Meluzzi evidenzia come tutto questo rappresenti “Un altro dei passaggi della rivoluzione transumanista che hanno in mente. Dal microchip, al vaccino obbligatorio, alle modificazioni genetiche, alla diminuzione della popolazione mondiale, al controllo tecnologico sul sistema, alla negazione di un’economia liberale, al controllo dei territori che non diventano più lo spazio di un libero pianeta in cui le persone possono muoversi”.  Chiude la riflessione il Professore Alberto Contri insistendo sulla necessità di costruire un movimento di resistenza che oltre ad avere rappresentanza nella politica abbia anche una natura extra-parlamentare e che si ricostruisce ritessendo dei fili nella società.