Il tema della flat tax di stampo leghista continua a scaldare gli animi in questa torrida campagna elettorale. Il Senatore Alberto Bagnai, Responsabile Economia della Lega, spiega una volte per tutte in cosa consiste la proposta del Carroccio: “La caratteristica principale della proposta di flat tax è la semplificazione e quello che interessa al Partito Democratico è proprio evitare la semplificazione della burocrazia fiscale perché sappiamo che il PD prospera sulle clientele burocratiche. Intendiamoci, la burocrazia serve, ma quando tu le cose le complichi per complicarle, ecco, questo non è il modo giusto per dare lavoro e creare una base elettorale. L’equivoco di Marattin nasce da un equivoco complessivo, che permea tutto il dibattito sulla flat tax: ci si sofferma sul tema delle aliquote o dell’aliquota perché probabilmente non si sa – o non si vuole sapere – che la progressività dell’imposta sul reddito delle persone fisiche già oggi è assicurata dal sistema delle detrazioni e delle deduzioni”.

In particolare, “il rapporto tra quanto il contribuente effettivamente paga e il suo imponibile è fortemente influenzato da queste deduzioni. Lo è con l’attuale sistema: ricordo che abbiamo ridotto, tra l’altro, il numero delle aliquote da 5 a 4, quindi se ridurre le aliquote fosse un’orrenda operazione regressiva propria della Destra nazi-fascista omofoba, si sappia che il Governo Draghi lo ha fatto. Ecco, noi vogliamo continuare su questa strada della riduzione delle aliquote, che non significa riduzione della progressività perché la progressività è assicurata dalle deduzioni: il vero tema della flat tax proposta dalla Lega è come sono strutturate le deduzioni, ossia sulla base della composizione del nucleo familiare, che è un modo – almeno nelle intenzioni – per avviare una riflessione su come graduare la fiscalità per aiutare la famiglia: non è che ci si può stracciare le vesti di fronte al problema della denatalità italiana e poi non fare nulla di concreto”.

Intanto, le previsioni economiche per il prossimo autunno non sono delle più rosee. Non è di questo avviso il Senatore Bagnai: “Mi sembra che stiamo scivolando verso un sistema che fa dell’emergenza un metodo di governo, quindi non è escluso che una drammatizzazione dell’emergenza economica serva a governare anche il processo elettorale e a convogliare il voto degli elettori verso i sedicenti competenti. Ora, quanto siano competenti i competenti dovrebbero dirlo i risultati. Gli elettori pensino a un problema risolto da una delle tante allegorie della competenza: Calenda, per esempio, ha risolto un problema in vita sua? Salvini un problema l’ha risolto, quello dell’immigrazione. Ognuno si interroghi su chi, fra i tanti competenti, ha risolto un problema. Pensare che in questo momento la gente abbia bisogno di moderatismo e di questo grande Centro paludoso è un colossale errore politico che si risolverà in un flop elettorale. Forse la gente non riflette sul fatto che se la DC era così grande è perché era tutto il Paese, c’era la Sinistra, la Destra, c’era tutto, non solo il Centro: questo è il grande errore che fanno gli araldi del Centro, infatti prenderanno una musata.