Ha fatto un gol del genere ed ha solo 19 anni“: risuona la voce di un estasiato Claudio Zuliani dopo l’1-2 della Juve al Napoli in una serata che sa di scudetto. Di anni ora Paul Pogba ne ha 29 tondi tondi, e di gol – e di trofei – ne sono passati sotto i ponti da quella prolifica sera allo Stadium.
Il polpo più amato nella città di Torino torna da campione del mondo, ma torna anche con un’Europa League in più in tasca con la speranza di ambire a qualcosa di più. Soprattutto, però, torna da bianconero: colori che forse non lo avevano mai lasciato neppure nel viaggio verso quella che sembrava essere la sua vera patria calcistica.

Manchester non si è rivelata tale, e quello del viaggio rivelatore alla fine del quale scopri che ciò che hai sempre voluto era lì dall’inizio, è un cliché mieloso che però ha il retrogusto di casa.
E’ probabilmente così che, alla sua seconda presentazione in bianconero, si sente Pogboom (soprannome dovuto ai gol da cineteca): è ufficialmente iniziata la Pogback, e chissà, magari anche una seconda giovinezza da calciatore della Juventus.