L’estate in compagnia dei nostri amici a quattro zampe è sempre stupenda. Dietro l’angolo però c’è il pericolo dei parassiti. Spesso infatti portiamo i nostri cani a passeggio lungo luoghi di campagna e non solo. Proprio in quelle circostanze si corre il pericolo di imbattersi in spiacevoli sorprese.

Zecche e pulci minacciano la tranquillità dell’uscita quotidiana a sei zampe. Se tali parassiti riescono malauguratamente ad aggrapparsi al pelo canino riuscendo poi a penetrare succhiando sangue, l’infezione è una conseguenza quasi inevitabile. Esistono giuste accortezze per schivare il pericolo? Certamente.

In tal senso nel corso del consueto appuntamento con “Bau Miao” Valentina Poggi e Valeria Biotti hanno raccolto i consigli del Direttore Sanitario della Clinica Veterinaria di Guidonia Gianluca Marchetti.

Prestare massima attenzione alle passeggiate in campagna

In questo periodo noi ci divertiamo a fare lunghe passeggiate in campagna con i nostri amici a quattro zampe. Dobbiamo però fare attenzione a non tornare a casa con più animali di quelli con cui siamo usciti tra cui pulci, zecche e non solo. Nasce quindi un problema di zoonosi, anche perché alcuni di questi parassiti possono prendere di mira anche l’uomo. Tali parassiti succhiano sangue e possono trasmettere anche a noi e al cane malattie infettive importanti. Le pulci ad esempio nel gatto e nel cane è tristemente famosa Leishmaniosi provocata dai pappataci“.

Cosa fare in tali circostanze?

Occorre prevenire. Bisogna quindi utilizzare anti-parassitari che possano prevenire queste parassitosi. Quando arriva il periodo caldo, da maggio in poi, è bene applicare prodotti anti parassitari come fialette ad assorbimenti a permanenza mensile o collarini. Esistono anche compresse per via orale che contengono principi attivi che proteggono i nostri cani per 4-5 ore dopo la somministrazione per i successivi 3 mesi“.

In caso di presenza di pulci o zecche come ci si deve comportare?

A quel punto o si cerca di utilizzare una molecola alternativa, sentendo il proprio medico veterinario di riferimento per evitare sovradosaggi o l’utilizzo di sostanze che possono non essere utilizzate contestualmente, oppure invitiamo le persone a non staccare la zecca per poi schiacciarla. Gesti sbagliatissimi perché staccandola si lascia spesso l’apparato buccale della zecca attaccata al cane lasciando la testa che marcirà e può dare infezione. Inoltre tendiamo a staccare l’opistosoma che spesso è di una femmina gravida piena di uova e a quel punto proiettiamo uova ovunque da cui nasceranno nuove zecche. Basterebbe avere una donna in casa, si prende lo smalto e lo si spalma insieme all’olio un po’ sulla zecca andando ad ostruire i pori usati dalla stessa per respirare. Nel giro di 20-30 minuti la zecca inizierà a mollare la presa altrimenti soffoca. A quel punto con una pinzetta possiamo toglierla“.