Fa discutere l’ultima uscita del Presidente del Consiglio Mario Draghi nel corso della seduta plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo. “Siamo contrari al Superbonus: ha sostenuto il Premier sottolineando la volontà di modificare (in corso d’opera) il famoso 110%, introdotto dal decreto-legge “Rilancio” il 19 maggio 2020 quando vi era Giuseppe Conte a Palazzo Chigi. Gli obiettivi principali riguardavano in sostanza un rilancio dell’economia italiana, facendo riferimento alla possibilità di effettuare i lavori a costo zero per i cittadini. Cos’è andato storto in questo piano di azione, al punto da ravvisarne una possibile retrocessione? I dubbi sono molti e le risposte sembrano non arrivare in modo esaustivo.

C’è chi aveva previsto questo dietrofront però, ed è Norberth Toth, Coordinatore della Class Action Nazionale dell’Edilizia, che è intervenuto ai nostri microfoni affermando, a fronte di questa previsione: “Stiamo entrando nell’epicentro dei guai. Ci sarebbe una soluzione: gli istituti finanziari dovrebbero prendere un pò di coraggio perché non c’è una legge che gli vieta di comprare i crediti. Non dovrebbero paralizzarsi di fronte alle sole decisioni del Governi”. Ed è proprio per questo che il 18 maggio promuoverà una manifestazione a Roma per lo sblocco dei crediti.

Ecco l’intervento in diretta a Lavori in Corso, con Stefano Molinari e l’appoggio di Fabio Conditi, Presidente dell’associazione “Moneta positiva”, che ricalca l’ipotesi di un “boicottaggio” da parte di Mario Draghi e di quel “noi”, riferito secondo Conditi “alle persone alle quali rende conto”.

Norberth Toth: “A questo punto non capiamo più, perché la maggioranza viene a manifestare con noi in piazza. Va capito che (in riferimento a Giuseppe Conte) un Premier che ha fatto due legislature è molto difficile che prenda una posizione netta, da solo, senza l’appoggio di altri capo partito. E’ questo il problema di Conte. Ha a cuore la misura, è quello che l’ha messo in atto ed è impossibile che non prenda una posizione al riguardo.

Il Movimento 5 Stelle è ora diviso. Non avendo nemmeno un partito unito per intervenire in maniera forte, ha bisogno di altro: ci vogliono i capi partito. Come al solito noi inventiamo le cose e poi le stronchiamo.

Si tratta anche di un grave problema sociale che inizia a generarsi, per le aziende e le famiglie. Stiamo entrando nell’epicentro dei guai. Ci sarebbe una soluzione: gli istituti finanziari dovrebbero prendere un po’ di coraggio perché non c’è una legge che gli vieta di comprare i crediti. Non dovrebbero paralizzarsi di fronte alle sole decisioni del Governi. C’è in vigore la cessione del credito? Allora comprateli altrimenti è normale che la gente non avrà più soldi per mangiare, figuriamoci per investire”

Fabio Conditi: “Questo boicottaggio sta avvenendo proprio perché funziona, come accade in Italia quando per qualche raro motivo le cose funzionano. Il noi è un lapsus freudiano, noi sappiamo a quali ambienti fa riferimento Mario Draghi: si riferisce alle persone alle quali rende conto.

Il Superbonus ha dimostrato che funziona ma Mario Draghi ha messo in atto tutti una serie di attacchi completamente falsi, non da dati reali. Qui stiamo parlando di una misura che per la prima volta in Italia permette di fare politiche espansive senza indebitarsi con i mercati finanziari”