Il tempo del post moderno si lascia inquadrare in tanti modi, come è stato adombrato da parecchi studiosi. Uno di questi modi, forse, consiste nel definirlo l’epoca della bizzarria e della più volgare ridicolaggine. Un tempo che a tratti si propone come intrinsecamente orwelliano, dacché definisce missioni di pace i bombardamenti umanitari e l’invio di armi in Ucraina. Come se non bastasse, a proposito di scene di ordinaria post modernità, abbiamo addirittura i comunisti per la Nato.

E poi c’è lui, l’euroinomane di Bruxelles, l’immarcescibile uomo dei mercati, l’ex governatore della Bce, l’ex uomo di Goldman Sachs, Mario Draghi. Colui il quale adesso ha lanciato l’operazione termostato. L’aveva annunciata al grido di o il condizionatore o la pace, adesso ha portato a compimento questa nuova operazione. La situazione farebbe letteralmente ridere se solo non facesse realmente piangere. In verità, diciamolo apertis verbis, avremmo potuto avere sia il condizionatore che la pace, se solo non avessimo al Governo una banda di guitti al servigio di Washington. Infatti non avremo né la pace, né il condizionatore.

Intanto dopo due anni di misure demenziali legate al Covid, adesso arrivano le misure demenziali legate alla guerra. Tra queste l’operazione termostato è semplicemente l’incipit, dacché a giudizio di chi vi sta parlando ne vedremo ancore delle belle. Abbiamo preso in questi due anni una novità degna di nota, quella di misure demenziali che sarebbero di per se inaccettabili, ma che vengono accettate con ebete euforia e con resa colma di gratitudine. Lo abbiamo visto con l’emergenza epidemica, lo stiamo già sperimentando sulla nostra pelle con la nuova emergenza, quella di tipo marziale. Un’emergenza in forza della quale stanno letteralmente facendo accettare l’inaccettabile.

RadioAttività, lampi del pensiero con Diego Fusaro