Si fa strada l’ipotesi leva militare dopo le parole di Draghi e la messa in stato d’emergenza della nazione? Se ci sono ancora le condizioni per la via diplomatica, perfino ora che il danno è fatto, l’auspicio è che sia l’ultima speranza a morire.
Detto ciò come ricorda il Professor Enrico Michetti, esperto di diritto amministrativo, “la leva è soltanto in stand-by” da quel famoso 1 gennaio 2005, “non esiste un’abrogazione della leva“. Al momento entrare nelle forze armate è un atto volontario, ma ciò che è in stand-by, per farla breve, può essere ripristinato da un momento all’altro, e che non sia proprio il momento in cui un conflitto rischia di scatenarsi in Europa, quello propizio.
Per richiamare i ragazzi dai 18 ai 45 anni a prestare servizio militare però ci sono condizioni precise. “Sono tre: o che il contingente militare non sia capiente, o che ci sia una guerra, oppure che ci sia una grave crisi di conflitto internazionale“. Bingo, come direbbe uno statunitense.
Perché il caso sembra proprio quello esposto dulcis in fundo. Una condizione verificata entro la quale lo stato d’emergenza non fa che acuire le cose: “Lo stato d’emergenza purtroppo si va a sommare a quelle che possono essere le condizioni per determinare una chiamata di prima leva“.
In sostanza viene a presentarsi l’eventualità di una “prima chiama”, cioè “quando ricorre una di quelle tre condizioni i ragazzi dai 18 ai 45 anni potrebbero essere chiamati a servire la Patria“.
Per questo secondo Michetti “la situazione si può ancora recuperare perché, sì, ci sono già state decine di morti, ma noi dobbiamo lavorare per la pace: criminalizzare l’avversario non aiuta a trovare una cucitura, a cercare la possibilità di una soluzione“.
Un particolare che non va dimenticato per un semplice motivo, come ricorda il direttore Di Giovambattista: “Tutto questo interventismo quando poi magari muore un figlio si paga caro”.
Chi sarebbe chiamato alle armi in caso di guerra?
- Esercito;
- Marina militare;
- Aeronautica;
- Carabinieri;
- Guardia di Finanza;
- chi ha terminato il servizio presso uno di questi corpi da non oltre 5 anni.
Per nessun esponente di questi corpi è possibile rifiutare la chiamata alle armi, a meno di impedimenti legati alla salute.
