Parliamo di economia visto che tutti i nostri governanti, larga parte dei politicanti, per non parlare poi dei giornalisti sono impegnati a mettersi l’elmetto e a parlare di invio di armi. Cerchiamo di capire cosa succederà al nostro Paese. Già rasentavamo il cosiddetto cigno nero dell’economia con la gestione della pandemia. La nervatura della nostra produzione, fatta di piccole e medie imprese, veniva colpita duramente dalla pandemia. Poi è arrivata la guerra con i costi dell’energia, che non sono quelli di adesso legati alla speculazione in vista di quello che arriverà. Da questo punto di vista ho l’impressione che questo Governo, Draghi che doveva essere il successore di Merkel e in realtà è solo il capo di Di Maio, non si rende conto (o meglio, si rende conto) che sta liquidando il nostro Paese. Draghi è un banchiere che non pensa alla nostra economia, non pensa a quello che accadrà nel nostro Paese.

Da dove arriverà il gas nel nostro Paese? Gas e petrolio chiamano guerra e guerra chiama gas e petrolio. Abbiamo visto che gli Stati Uniti forniranno il 10% del gas che arrivava dalla Russia. Che gas arriverà? Arriverà un gas più caro, un gas liquefatto che necessita il trasporto via nave, necessita rigassificatori, ma che costa il 30% in più. Ed è un 10% di quello che manca all’Europa. Noi siamo in testa all’Europa dal punto di vista energetico come importazione di gas. Quindi andremo alla bancarotta totale del nostro Paese, delle piccole e medie imprese, con la conseguente ricaduta sui lavoratori, sul commercio in generale, su una ripresa economica che già non ci sarebbe stata con il Covid, figuriamoci adesso con la guerra. Ho l’impressione davvero che tutti stiano danzando sull’orlo del precipizio e non se ne accorgano. Anche perché loro non precipitano, loro si salvano sempre. A precipitare è il popolo.

3 Minuti con Marco Rizzo