Con un decreto legge il governo ha sancito l’invio di armi letali in Ucraina. La decisione è stata autorizzata attraverso l’imposizione di un nuovo stato di emergenza in grado di derogare alle normative vigenti in Italia sulla vendita e il trasferimento di armamenti bellici, una svolta decisiva nella storia della politica estera e militare. Il documento che contiene lʼelenco completo di uomini e mezzi militari inviati dallʼItalia in aiuto allʼUcraina viene classificato come “segretissimo“: la prassi prevede quattro livelli di inaccessibilità per proteggere materiali e documenti sensibili: “Riservato”, “Riservatissimo”, “Segreto” e “Segretissimo”.

Il Ministero della Difesa, come dichiarato dal Ministro Guerini, ha deciso di secretare l’elenco delle forniture militare inviate a Kiev. Al momento l’Italia sembra essere l’unica nazione tra quelle che appartengono a UE e NATO a coprire col segreto le forniture militari all’Ucraina.

La scelta nascerebbe dalla volontà del governo di mantenere il riserbo sulle armi inviate in aiuto al governo di Zelensky; la decisione sarebbe dunque da iscrivere all’interno dell’aleatoria categoria della sicurezza nazionale. Il prof. Enrico Michetti critica la scelta governativa sia in relazione al decreto legge che autorizza tale trasferimento bellico sia per la decisione stessa di segretare l’elenco dell’armamento bellico inviato all’Ucraina senza mezzi termini: “Stiamo vendendo persone mutilate, questa è la verità“, sostiene in diretta il fondatore della Gazzetta Amministrativa.
Ecco la sua spiegazione.

Noi stiamo vendendo al mondo nuovi mutilati di guerra e poi scriviamo che non possiamo dire che armi inviamo. Quando mandiamo le armi, noi mandiamo la gente in ospedale a farsi tagliare gli arti, di cui il 54% sono bambini. Dobbiamo dirlo: noi vendiamo mutilati nel mondo con un decreto illegittimo, incostituzionale, segretato e in deroga alla legge che disciplina il trasferimento delle armi. Io sono preoccupato: noi prendiamo tutte le sanzioni e siamo in guerra indirettamente, perché la blacklist è l’anticamera di un intervento diretto della Russia e ci stanno esponendo ad una situazione di grande difficoltà economica.

Perché i russi avanzano di 3-4 chilometri alla volta? Perché lì probabilmente stanno facendo i campi minati. Questi campi si fanno in maniera perpendicolare rispetto alla rotta di entrata dell’aggressore, perché se fossero verticali uno potrebbe camminare parallelamente. Cosa succede quando si mettono le mine, sia antiuomo che anticarro? Considerate che nel conflitto tra Iran e Iraq vennero installate circa 11 milioni di mine: dopo 40 anni quei bambini ancora saltano sulle mine.
Sapete quanti arti saltano anche per bonificare quelle zone? Per cui noi vendiamo al mondo nuovi mutilati e scriviamo che non possiamo dire quali armi mandiamo quando, purtroppo, noi costruiamo quelle di armi
“.