Il Green Pass alla prova dei dati. La certificazione stravolta dal Governo Draghi nella sua natura primigenia è stata da subito indicata come antidoto all’aumento dei casi da Covid. “Garanzia di ritrovarsi tra persone che non sono contagiose”, andava dicendo il Premier a metà luglio. Già in quel periodo le evidenze scientifiche erano contrarie a quanto dichiarato dal banchiere in conferenza stampa. A distanza di mesi la convinzione che anche i vaccinati ricevono e trasmettono il virus è scolpita sulla pietra. La prova risiede in un grafico mostrato in diretta da Fabio Duranti insieme al deputato Pino Cabras. In esso vengono raffigurati i dati sui contagi delle ultime settimane in alcuni Paesi, selezioni accuratamente per le loro scelte diverse nella gestione dell’emergenza: Italia, Regno Unito, Spagna, Stati Uniti, India. Quest’ultima viene messa subito in risalto dalle curve per via del suo ridotto numeri di positivi, essendo entrata da tempo in una fase endemica.
Il resto del “gruppone” invece non presenta distinzioni degne di nota, compreso il nostro Paese. A rigor di logica l’Italia avrebbe dovuto abbattere il Covid, seguendo la narrazione sull’efficacia del Green Pass e delle restrizioni poste in essere. Una volta visionato questo grafico ci si rende conto che così non è stato. Ma di questo si preferisce non parlare.
Ecco le considerazioni dell’On. Pino Cabras e di Fabio Duranti a Un Giorno Speciale, con Francesco Vergovich.
“Questo grafico dovrebbe essere spiegato dai giornalisti della Rai o delle reti private che invece si ingegnano a gettare fango su chi critica le misure del Governo. Dovrebbe essere spiegato per vari minuti. Non è facile spiegare un grafico perché non c’è molta abitudine nel pubblico italiano. Ma quel grafico è rivelatore, spiega in modo chiarissimo che non c’è nessuna correlazione tra Green Pass e andamento dei contagi. Quindi questo significa che è stata una misura inutile, vessatoria, dannosissima. Ha fatto soffrire pesantemente milioni di persone. Le vorrei abbracciare tutte perché è stata veramente un’ingiustizia incredibile.
L’India viene trattata ancora come se fosse il Paese di 150 anni fa. L’India è un Paese che ha il controllo della propria sanità. Hanno misurato anche in modo molto preciso il fatto che c’è stata una endemia, il fatto che il contagio si è diffuso in modo naturale. Il dramma dell’Italia è che qua si ragiona come se questa piccola porzione del mondo, meno dell’1% della popolazione mondiale, avesse tutte le soluzioni e le uniche immaginabili”.