Alexis Sanchez stende la Juventus. Una Vecchia Signora malinconica, abulica e lontana parente della corazzata schiacciasassi dominante fino a qualche stagione fa. Una involuzione lapalissiana che oggi, con un Cristiano Ronaldo in meno, mostra tutti i nodi venuti al pettine bianconero. La sconfitta in Supercoppa contro l’Inter di Inzaghi conferma ancora una volta i giudizi negativi sul periodo critico di Dybala e compagni.

Allegri, nella conferenza stampa post partita, ha gettato acqua sul fuoco. “E’ stata una partita vera, per noi rappresentava un buon test. Abbiamo concesso poco, potevamo far gol nei primi 10′, poi l’Inter ha avuto il sopravvento. Questa sconfitta – ha dichiarato il mister toscano ai microfoni di Sportmediaset – brucia, fa male, perché è arrivata a 5″ dalla fine, ci deve comunque far crescere la rabbia per il campionato e la Champions. La squadra sta crescendo, i ragazzi sono in buone condizioni, adesso pensiamo al campionato. C’era unità d’intenti, sono contento della prestazione di Rugani e, nonostante l’errore finale, anche di quella di Alex Sandro“.

Vedere i bianconeri così in difficoltà, considerando anche le rilevanti assenze patite proprio nel match di San Siro, fa un certo effetto. Chiesa ko per il resto della stagione è l’ultima tegola in ordine di tempo caduta sul capo del club del Presidente Andrea Agnelli. E sul fronte mercato? Per adesso nulla di ufficiale. I tifosi attendono speranzosi.

Le riflessioni sul momento Juve delle nostre Teste di calcio

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Franco Melli

Credo che prestazioni come quella che ha fatto la Juventus, con tutti gli assenti e al netto dei difetti strutturali che da tempo vediamo, sia da inserire fra quelle considerate di miglioramento. Penso che i bianconeri da un po’ di tempo stiano migliorando soprattutto dal punto di vista della concentrazione e della determinazione. Se l’Inter avesse perso allo stesso modo avremmo detto che era stata incredibilmente sfortunata.

Alessandro Vocalelli

Non sono d’accordo. Secondo me quella di ieri è stata una partita di consapevolezza della necessità di migliorare la squadra bianconera in modo abbastanza profondo. Siamo passati in breve dal rivoluzionario Sarri al giovane di idee Pirlo, fino al pratico Allegri con la Juventus che continua ad avere sempre gli stessi problemi e i medesimi difetti.

Furio Focolari

Concordo con Vocalelli. Continuo ad avere l’idea che sia malinconico vedere giocare così la Juventus. Penso ad esempio alla mossa di Kulusevski in marcatura su Brozovic, tatticamente magari giusta, ma di certo emblematica. Personalmente fa malinconia vedere Allegri costretto a ricorrere a queste cose. Di solito queste sono mosse fatte dalle piccole squadre contro le grandi.

Tony Damascelli

Mi meraviglia il fatto che diciamo queste cose dopo la Supercoppa. La Juventus ha offerto prestazioni del genere spesso nel corso degli ultimi 2 anni, nonostante la vittoria del campionato con Sarri e altri due trofei con Pirlo. Partite malinconiche con un gioco impiegatizio fatto di perfidia mascherato solo dai gol di un campione chiamato Cristiano Ronaldo. Ora quel campione non c’è e, inevitabilmente, sono esplose tutte le deficienze.