Crollano le fondamenta sotto i piedi dell’attuale Governo e dei più recenti provvedimenti assunti. Arrivata a cinque giorni di distanza dalla scelta sull’obbligo di vaccinazione per gli over 50, la conferenza stampa tenuta ieri dal Premier Draghi si è rivelata la più classica toppa peggiore del buco. Coadiuvato dai ministri Speranza e Bianchi e dal coordinatore del Comitato tecnico scientifico Franco Locatelli, l’aspirante capo dello Stato ha esordito subito colpevolizzando una parte della popolazione: “Gran parte dei problemi che abbiamo oggi dipende dal fatto che ci sono dei non vaccinati”.

Per giustificare un decreto così invasivo rispetto alle libertà dei cittadini, il presidente del Consiglio ha riferito i dati che andrebbero contro a chi ha resistito all’inoculazione. In realtà, tabelle alla mano, qualcosa non torna nel discorso sentito ieri. A ripristinare il giusto ordine nel caos dei calcoli governativi ci ha pensato La Verità con due articoli pubblicati oggi sull’argomento: “Draghi accusa i no vax, ma sbaglia i dati” (firmato da Camilla Conti) e “Il governo dà i numeri e pure sbagliati. I conti di morti e malati non tornano” (a cura di Patrizia Floder Reitter).

All’operazione di smascheramento compiuto dalla nota testata giornalistica, si aggiunge uno studio realizzato dalla Fiaso – Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere che ribalta la narrazione emergenziale: il 34% dei pazienti positivi al Covid ricoverati, in realtà, non avrebbe sviluppato la malattia e sarebbe in ospedale per altri motivi sanitari. Una ricerca dal valore eccezionale perché smonta gran parte della paura instaurata sul tema dei dati in crescita costante e della presunta pericolosità del virus.

L’intervento del Vicedirettore de La Verità Francesco Borgonovo ai microfoni di Stefano Molinari a Lavori in Corso.