Come si gestisce Mister la fase del mercato di gennaio?

“Dove c’è condivisione e organizzazione è un male minore. Se io da allenatore già conosco le cessioni programmate non è un problema. Se ci sono cessioni importanti poi bisogna vedere che tipo di giocatore viene acquistato, la sua qualità tecnica e se è pronto per il tuo gioco. Se viene da un campionato diverso, l’inserimento è ancora più problematico”

Da giocatore, quanto pesa dover sostituire un giocatore importante, per esempio nel caso Vlahovic-Cabral nella Fiorentina?

“Questo sta nella qualità e personalità del giocatore. L’impatto sarà fondamentale. Questo puoi farlo solo con le prestazioni. La piazza di Firenze è molto esigente ma per come è andato via Vlahovic gli attaccanti avranno un bonus emotivo. È una piazza molto affezionata all’uomo e per questo sono molto legato a Firenze”

Oggi siamo all’estinzione del ruolo del regista di centrocampo che detta i tempi?

“Il ruolo si è sicuramente evoluto, oggi è ancora molto ricercato. Si può giocare in modo diverso ma poi vediamo che dove manca la qualità in mezzo al campo si fatica molto. Credo che quello che fa la differenza è la qualità, con un mix tra forza e atleticità. Però senza qualità è il colpo di genio che fa la differenza”

Nella Lazio di Mancini, con un ottimo calcio, ci sono state partite in cui il centrocampo era: Fiore, Stankovic, Liverani e Claudio Lopez…

“Quell’anno ho avuto un infortunio ma facemmo tutta la preprazione giocando io con Stankovic. Mister Mancini aveva già quella predisposizione per i mediani di qualità. Noi avevamo quattro difensori di altissimo livello. Partimmo con Nesta, Stam, Couto, Pancaro, Oddo. Oggi le squadre fanno fatica ad avere il terzo centrale di livello, noi in quella Lazio avevamo, nonostante la partenza poi di Nesta, una difesa con Stam, Couto e Mihajlović”

Serse Cosmi disse di lei che era più adatto, per caratteristiche, alla Serie A che alla Serie B. Ci si riconosce in questo giudizio ancora oggi?

“Credo di si, avevo dei tempi di gioco per i quali mi trovavo meglio con compagni che avevano la mia stessa velocità di pensiero. Con le mie caratteristiche facevo maggiore figura con giocatori molto bravi. Difficilmente all’epoca a diciannove anni venivi guardato. Negli anni della mia primavera c’erano giocatori come Flachi, Del Piero ecc. io in primavera a Cagliari feci 28 gol. Oggi chi fa la primavera e segna 14 gol è già su tutte le pagine dei giornali. Erano altri tempi, oggi la Primavera viene data in diretta da Sky e Sportitalia. I ragazzi sono più seguiti. Nei miei tempi prima dei 22-23 anni non ti guardavano”

Tornando al concetto di sinergia tra allenatore e società, a Parma, dove ha allenato, abbiamo visto forse una mancata convergenza con i suoi principi di gioco e la squadra

L’anno in cui sono stato a Parma è stato difficile poiché era in piena pandemia e non c’è stato tempo per nulla. Nel mese di agosto c’è stato inoltre il cambio di società. Ci sono situazioni in cui arrivi al posto giusto ma nel momento sbagliato. Chi contatterà Fabio Liverani conosce ad ogni modo le sue caratteristiche di allenatore e il suo gioco”

Ha visto delle novità interessanti tatticamente nel calcio italiano?

“Ho girato molto per vedere le partite. C’è stata una volontà per un pressing più offensivo anche delle squadre medio piccole. In fase di possesso non ho visto molto, Alcune squadre interessanti le ho viste, più che altro mi è piaciuto questo aspetto: questa volontà di andare a prendere anche le grandi squadre alte”

Un giocatore come Vlhaovic può cambiare l’identità di una squadra o deve essere l’allenatore bravo a modificarla. Pensi che possa fare più fatica con Allegri?

“Con la Fiorentina era il finalizzatore. Dipende da come lo faranno giocare. Il cambiamento è nell’adattarsi ai compagni, bisogna capire come Allegri gli metterà a supporto Dybala o Morata”

Mettendosi nei panni del C.T. della nazionale, avrebbe preso in considerazione Mario Balotelli?

Non saprei, non ho proprio seguito Balotelli però mi dicono che si è presentato con un’ottima condizione. Credo che Balotelli per le qualità che ci ha fatto vedere sarebbe stato il centravanti dell’Italia per i prossimi dieci anni, ma le qualità non bastano. Spero che sappia sfruttare questa possibilità. L’Italia ha vinto l’europeo per il gruppo, quello non deve essere turbato”

L’Inter è molto più forte delle altre rivali?

Inter e Napoli nella totalità della rosa hanno di più delle altre. La Juventus non aveva il Vhalovic, il giocatore alla Cristiano Ronaldo. Questa per me è la griglia: Inter, Napoli e poi Milan, Juventus, Atalanta.