Come criceti nella ruota, come i famosi “cani di Pavlov”: secondo lo psichiatra e psicoterapeuta Alessandro Meluzzi è ciò che nella storia il potere mette in atto per manipolare a suo piacere le masse.
C’è Pavlov, medico, fisiologo ed etologo russo più famoso del ‘900 che nella fattispecie rappresenta la personificazione dei potenti, e c’è il popolo, malleabile, manovrabile, facilmente impressionabile; metafora dei cani. L’esperimento è quello del riflesso condizionato, col quale si impressionano le persone con le “zone bianche”, abituandole ad accettare supinamente il premio del Governo senza che si pensi nemmeno più a quale sia il senso o che si dubiti se davvero sia così necessario cedere libertà in cambio di una non meglio definita sicurezza.

Così il popolo scondinzola di fronte a una briciola di libertà, e quasi quasi ringhia a chi invece lo scienziato Pavlov lo ha inquadrato da un pezzo. Li chiama “homo sapiens sapiens sapiens” lo psichiatra Meluzzi, vale a dire “gente che non si piega all’automatismo dello stimolo-risposta, al condizionamento pavloviano, all’essere ridotti come topi da laboratorio che vengono condizionati con scosse elettriche skinneriane alla pianta dei piedi per essere condizionati a sbavare quando si accende una luce rossa”.
Vi rispecchiate in questa descrizione? Complimenti: secondo Meluzzi avete compiuto il cosiddetto “salto quantico“.
Approfondiamo meglio nell’intervista di Fabio Duranti.

Il disegno strutturato di una ristretta élite

Può esserci una ristretta élite che ha fatto un disegno strutturato e pianificato, per ottenere dei risultati quali che essi siano. Questa élite pensa che il mondo sia troppo poco controllabile e che bisognerebbe trovare sistemi di controllo più permeanti. Oggi ci giunge la notizia che in Svezia stanno cominciando ad impiantare, a livello di massa, microchip sottocutanei che devono servire a tutto. Dal pagare le tasse, al pagare le multe, ad aprire le porte dei supermercati o a testare la salute. Ma questa news presente nel mainstream“.

C’è gente che non si piega ad essere ridotta come topi di laboratorio

Questa idea di un ordine calato dall’alto, in maniera meccanica ma anche dispotica e disumana, deve prevede anche una resistenza dell’umano al transumano. La resistenza degli umani consapevoli ha raggiunto il salto quantico della coscienza autocosciente che ci rende un po’ dei sapiens sapiens sapiens. Questa gente non si piega all’idea di essere ridotta come topi di laboratorio che vengono condizionati con scosse elettriche alla pianta dei piedi per essere condizionati a sbavare quando si accende una luce rossa, come il cane di Pavlov. L’umanità è ridotta in questo modo da tecniche comportamentiste molto ben applicate“.

La ‘punturina’ che doveva riscattare a pieno ora non riscatta più

Tali tecniche sono nate attraverso il premio, il castigo, la paura, la punizione, lo stimolo-risposta, ma anche attraverso un condizionamento operante diffuso in cui chi ha fatto questa pianificazione l’ha fatta benissimo. Uno strumento fondamentale del comportamentismo è la premialità. Quindi avete la zona bianca, la zona gialla, la zona arancione e la zona rossa. La ‘punturina’ in parte vi riscatta. Prima doveva riscattarvi del tutto, poi vi riscatta solo in parte, mentre oggi scopriamo che non riscatta affatto. Ciononostante la ‘punturina’ va fatta. Evidentemente il disegno non serve soltanto a vendere le fiale, che già è un bel visto considerando i 40 miliardi di dollari alla Pfizer inseriti nel bilancio di un solo anno“.

Sul siero Novavax

Racconto un aneddoto. Un mio amico fraterno, non vaccinato come me e perciò sospeso dall’ordine dei medici, essendo anche lui un po’ come un sorcio pur essendo una bravissima persona, mi ha confessato che dopo aver letto su ‘La Stampa’ di Torino un’intervista all’importante cattedratico di Farmacologia Genazzani, in cui dice che sta per essere accreditato dall’Ema il nuovo vaccino Novavax diretto proprio ai no vax, invece di essere scandalizzato è corso in banca per comprare 20mila azioni dell’azienda produttrice guadagnando in 24 ore il 25%. Siamo come criceti che girano in una ruota facendo accendere una lampadina“.

I pregi della nuova fisiocrazia

Non è soltanto un problema morale o soltanto un problema etico. E’ un problema evolutivo. Le specie viventi evolvono all’interno dell’ecosistema. L’ecosistema umano è stato creato dal capitale finanziario della dittatura planetaria di stampa prestadenaro. Questo denaro viene stampato e viene dato a debito agli stati sovrani ed è un denaro avvelenato perché non corrisponde a nessun fondamentale dell’economia. I fondamentali dell’economia sono quelli del prodotto vero che non è quello finanziario, che vende solo delle aspettative come accade con i bond. Sono promesse di futuri e ipotetici guadagni se le cose andassero in un certo modo. Noi dovremmo ripensare al funzionamento dell’umanità in una chiave diversa. Questa chiave non è quella dei cinesi che vogliono imporci e che va bene soltanto ai banchieri, ma è quella che ho chiamato la nuova ‘fisiocrazia’. La fisiocrazia fu una scuola economico-agricola francese della metà del ‘700 secondo la quale la ricchezza delle nazioni risiede nella produzione agricola e alimentare di quel paese. La Francia era fallita ai tempi di Luigi XV e XVI, nonostante avesse la più grande produzione agricola, le più grandi riserve idriche, il più grande esercito e forse anche la più grande tecnologia. Noi dobbiamo tornare al sistema dell’agricoltura sostenibile, soprattutto in un mondo affollato come il nostro. Evidentemente la nuova fisiocrazia rappresenta un veleno per chi ci vuole avvelenare“.