I numeri non mentono: la sperimentazione sui vaccini mostra carenze preoccupanti. Ai microfoni di ‘Un giorno speciale‘ l’Avvocato Mauro Sandri spiega i dettagli della contestazione presentata ai vertici della Commissione Europea.

Dai dati raccolti dal legale, provenienti dalle tabelle prodotte proprio dalle case farmaceutiche, si evince con chiarezza che i parametri indicati dall’Ema non sono stati del tutto rispettati. Le anomalie riguardano, in particolar modo, le fasce anagrafiche giovanili e quelle considerate più fragili: per autorizzare correttamente il vaccino infatti, secondo protocolli Ema, si deve avere almeno un 50% di campione tra le fasce di età direttamente coinvolte nella patologia che si vuole contrastare: campione ben lontano dal 3,8% effettivamente sperimentato nella fascia d’età over 75, che peraltro secondo dati ha il 96% di mortalità.
Non solo, perché il campione più grande sottoposto a tale sperimentazione coinvolge soprattutto i minori di 60 anni di età, che evidentemente hanno mortalità e letalità ben diverse. Portate l’auto dal meccanico e lui vi dice che funziona perché ha fatto il test su un’auto appena comprata: vi starebbe bene?

Il problema qual è? Che queste percentuali non sono compatibili con le norme“.
L’Avvocato Sandri parla senza mezzi termini di procedura illegale nel conseguimento delle autorizzazioni alla messa in commercio dei vaccini. Se tali lacune non venissero ignorate si tratterebbe di un fatto davvero grave e dalla complessa risoluzione.
Approfondiamo i possibili risvolti giuridici nell’intervista di Fabio Duranti e Francesco Vergovich.

La brutta politica produce la creazione del nemico

A cosa stiamo assistendo in questo momento? Stiamo assistendo al copione che la peggiore politica riproduce in tutti i regimi dittatoriali: la creazione del nemico. Questo è l’elemento che la brutta politica ha sempre utilizzato ed è stato ideologizzato da uno degli ispiratori del nazionalsocialismo. Questo copione terribile già visto è ciò che sta avvenendo ora nei confronti dei no vax e dovrebbe far riflettere“.

“Siamo di fronte ad una deriva dittatoriale”

Ho avuto modo di sentire l’ultimo intervento di Massimo Cacciari, che mi sembra ispirato alla capacità di cogliere questa evoluzione del potere verso una deriva sostanzialmente dittatoriale. Quando si crea l’antitesi e quando si crea il nemico come fattore di coesione si arriva oltre i limiti del contratto sociale. Cosa bisogna fare? Bisogna reagire a tutti i livelli. Siamo di fronte a una deriva totale che richiede una reazione totale“.

L’esigenza di esaminare concretamente le problematiche

Purtroppo devo lamentare che anche gli avvocati sono molto carenti nella produzione del diritto. Dobbiamo fornire le premesse scientifiche. Il salto di qualità che intendo dare a tutto il mio operato non è più solo quello della mera eccezione formalistica, ma si basa sull’esigenza di entrare nel merito del contrasto. Ciò significa esaminare concretamente le problematiche. Nel caso della sperimentazione dei vaccini, io ho impugnato la legittimità delle autorizzazioni per carenza della stessa sperimentazione. Ho prodotto in giudizio le emergenze documentali rilasciate dalle case farmaceutiche“.

Tutti i punti oscuri della sperimentazione sui vaccini

Ogni sperimentazione per essere legittima, sulla base dei protocolli che la stessa Ema si è imposta, deve avere almeno un 50% di campione tra le fasce di età direttamente coinvolte nella patologia che si vuole contrastare. Nel caso specifico ho allegato la tabella per ciascun vaccino alla Commissione Europea. Da questa tabella emerge che nella fascia di età che ha il 96% di mortalità la sperimentazione è stata fatta per il 3,8%. Nella seconda colonna della tabella vediamo che la sperimentazione complessivamente è fatta su 14mila persone fino ai 18 anni“.

Qualcuno dovrà rispondere su un fatto gravissimo

Queste percentuali non sono compatibili con la norma. Io ho contestato espressamente non un problema di anomalia dovuta a una sorta di scelta fatta dalla casa farmaceutica, ma ho contestato una violazione giuridica alla Commissione Europea. Perché è la legge ed è il protocollo di Ema a prevedere espressamente che la sperimentazione debba essere fatta almeno al 50% sulle fasce di età coinvolte. Siamo di fronte ad una eccezione da me sollevata di illegalità dell’autorizzazione. Questo fatto è di una gravità inaudita rispetto al quale qualcuno dovrà necessariamente rispondere“.