Crocevia Juventus: all’Olimpico match spartiacque per le sorti bianconere. Sabato alle 18 il team guidato da Max Allegri sfiderà la Lazio dell’ex, col dente a dir poco avvelenato, Maurizio Sarri.

L’impegno è probante e davvero rilevante. In caso di vittoria la Vecchia Signora potrebbe accorciare il distacco dal tanto sospirato quarto posto in graduatoria (distante adesso 4 lunghezze). Se invece Luis Alberto e soci dovessero prevalere, quella stessa distanza dalle zone nobili del torneo andrebbe ad assumere connotati difficilmente gestibili.

Allegri si affiderà quasi certamente al 4-4-2. Danilo, Bonucci, De Ligt e Alex Sandro a protezione di Szczesny. Locatelli e Bentancur in mediana. Sulle fasce Cuadrado e Rabiot (o McKennie). Per l’attacco salgono le quotazioni del tandem Morata-Chiesa. La Lazio, dal canto suo, dovrà sopperire alla pesantissima di bomber Ciro Immobile. I biancocelesti dovrebbero varare uno schieramento offensivo con un falso centravanti (ballottaggio tra il dolorante Pedro e Zaccagni) insieme a Felipe Anderson e ad un altro esterno. Muriqi dovrebbe partire dalla panchina. Per il resto nel 4-3-3 spazio a Reina in porta con Lazzari, Luiz Felipe, Acerbi e Hysaj in difesa. A centrocampo fiducia a Cataldi, Luis Alberto e Milinkovic.

Il parere in chiave bianconera dei nostri opinionisti

Roberto Pruzzo

Le riserve della Juventus sembrano competitive rispetto a quelle che ha Sarri nella Lazio. Poi però c’è sempre il campo e, di questi tempi, bisogna stare molto attenti. Da una parte ho letto una formazione con Cuadrado a destra e Rabiot a sinistra in una posizione dove, almeno in campionato, non becca mai un pallone. Davanti si ipotizza la coppia Morata-Chiesa. Questo assetto potrebbe anche bastare ai bianconeri. Occhio però ai possibili risvolti negativi dopo la pausa delle nazionali.

Tony Damascelli

La Juventus, dopo lo stop per le nazionali, si presenta con un dilemma fondamentale: tutto o niente. I bianconeri o vincono o veramente continuano a vivere questa agonia tecnica e finanziaria che, secondo me, la esclude dalla corsa ai primi quattro posti in classifica in chiave Champions League.

Furio Focolari

Pensiamo alla Juventus di una volta. Negli anni scorsi Allegri poteva contare su giocatori come Mandzukic e Dani Alves ideali per apportare dei cambiamenti anche a partita in corso. Nella squadra bianconera di oggi chi c’è? Chi è in grado di adattarsi a ruoli diversi da quelli abituali? Ora Allegri non ha più a disposizione pedine di questo tipo.

Stefano Agresti

Allegri è un allenatore che ha fatto cose alla Juventus spesso sfruttando al massimo gli uomini che aveva a disposizione in modo anche un po’ cinico, ma a volte con intuizioni innovative. Chiaramente è più facile quando hai un materiale a disposizione di alto livello. Però in effetti qualcosa in più da uno come lui, con la sua storia e il suo passato, ce lo aspettiamo.