La classifica offre respiro alla Juventus che, pensate un po’, aggancia la Fiorentina…

Minuto 91, gol di Cuadrado. Prima, il nulla. Dopo, la vittoria. La Juventus è questa, la Juventus di Allegri non ha un gioco e vive e lotta con i colpi di uno dei soliti noti, Cuadrado per dire. La Fiorentina ha pagato l’espulsione diu Milienkovic a venti dalla fine, Vlahovic ha perso la guerra con De Ligt mai andando alla conclusione ma la squadra viola ha offerto immagine di squadre superiore a quella juventina a conferma del buon lavoro di Italiano e dell’assenza di idee dell’uomo con le mani in tasca, al secolo Allegri il qual ha voluto ancora una volta fare il fenomeno cambiando formazione, dentro Rugani, dato per disperso, dentro Rabiot sulla zona di sinistra dove il francese insieme con Alex Sandro ha combinato la qualunque, si è rivisto Pellegrini e l’allenatore ha voluto ribadire lo stato confusionale a bordo campo inserendo Kaio Jorge a due dalla fine effettiva richiamando un insulso Morata.

Da segnalare che Dybala ha azionato con il distanziamento a quaranta metri dalla porta, offrendo numeri da prestipedatore ma non presentandosi mai al tiro, cosa che invece ha fatto Chiesa, da ogni dove, colpendo la traversa con una sventola micidiale e poi costringendo Terraciano a due interventi di grande reattività. Fiorentina jellata ma povera in avanti essendo stato il serbo Vlahovic bloccato dal rude coetaneo olandese, esordio illustre per l’arbitro Sozza di cui si parlerà e si scriverà ancora. La classifica offre respiro alla Juventus che, pensate un po’, aggancia la Fiorentina…

Tony Damascelli